Truman House

{ Allison Truman }

Si lasciò provare l'acconciatura, divertita.
« Dici? Penso che seguirò il tuo consiglio »
Annuì, e si arricciò una ciocca attorno al dito.
« Tu invece? Cosa metterai? »
Aveva un piccolo dubbio, ma d'altronde non poteva pretendere che la cugina indossasse l'abito che le aveva regalato.

{Rebecca Blanchard}

Guardò la cugina come se fosse impazzita.
"Metterò il tuo abito, è ovvio" le rispose. "Lo adoro e l'ho conseravto nell'armadio apposta per il ballo" aggiunse fiera.
"Pensavo di raccogliere anche io i capelli, ma di lasciare una ciocca libera, a boccolo, qui sul lato" Si sitemò i capelli per farli vedere ad Allison. "Boccoli anche quelli raccolri ovviamente, un raccolto morbido" le spiegò.
"Tu pensi di mettere qualche gioiello?" domandò curiosa. Lei era ancora indecisa sugli accessori.

{ Allison Truman }

Non potè nascondere un moto di orgoglio quando la cugina le disse che avrebbe indossato il suo abito, e sorrise felice. Poi osservò la sua pettinatura, ed arricciò le labbra alla domanda.
« Non so. Visto che la scollatura del vestito azzurro è molto ampia, avevo pensato ad una collana. Però non ho idea di quale » piagnucolò, guardando con aria sofferente la scatola in cui teneva i gioielli.
Non sapeva neanche se indossarla o meno.

{Rebecca Blanchard}

"Una collanina sottile la metteri, se fossi in te" disse pensosa, ripensando al vestito scelto per la cugina. "Io pensavo di mettere una collana con un ciondolino a farfalla, me l'ha regalata Louis" le disse mantenendo ancora un'aria pensierosa. "E poi un braccialetto sottile. Senza orecchini" arricciò il naso. "Potrei mettere qualcosa di carino e discreto tra i capelli raccolti..." concluse poco convinta delle sue stesse parole.

{ Allison Truman }

Arricciò le labbra, immaginandosi una collanina su quella scollatura.
« Non lo so, Becky. E se mettessi solo degli orecchini? »
Si passò la mano sulla scollatura, automaticamente.
Non si immaginava una collana che andasse bene su quel vestito, anche perché non era solita indossare collane. Degli orecchini sarebbero andati più che bene.

{Rebecca Blanchard}

Annuì seria. "Degli orecchini lunghi, con dei diamantini. Che si notino discretamente" suggerì. Lei aveva orecchini simili, per l'occasione li avrebbe prestati volentieri alla cugina. Tanto lei aveva deciso di non metterne proprio.
"Perchè con degli orecchini troppo semplici potresti apparire un po' "spoglia", senza nemmeno una collana. Non che voglia addobbarti come un albero di Natale" rise, poi, divertita.

{ Allison Truman }

Sorrise alla battuta della cugina, per poi annuire con vigore.
« Magari. Solo che non ho orecchini del genere »
Arricciò le labbra, pensando ai gioielli che lei possedeva. Ben poca cosa, non amava indossarne. Era come se si sentisse... castigata, con troppe cianfrusaglie addosso.

{ Jeffrey Archibald Truman }

No, la figlia non poteva averla vinta così. C'era Rebecca in stanza? E cosa importava. L'importante era che Allison non si affezionasse proprio a nessuno, lì a Londra, in attesa del loro ritorno a Bristol.
Salì le scale e si diresse alla stanza della figlia, aprendo la porta di scatto. Allison non era solita chiudere a chiave, anche perché, abituata a vivere sola, sapeva che nessuno, fuorché Fred, poteva disturbarla.
« Non abbiamo finito di discutere, signorina » sibilò, fissando lo sguardo sulla figlia.
Senza scarpe, rannicchiata sul letto come una pezzente. Ah, proprio non andava bene.

{ Allison Truman }

Si girò verso il padre, quando questo entrò nella stanza. Sbuffò sonoramente ed alzò gli occhi al cielo.
« Sì che abbiamo finito, invece. E poi sto parlando con Rebecca, ti pregherei di uscire dalla mia stanza »
Gli fece segno con la mano di andarsene, ma Jeffrey sembrava intenzionato a fare tutt'altro.

{Rebecca Blanchard}

Sorrise allegra. "Non preoccuparti. Se vuoi posso prestartene un paio dei miei, lo farei più che volentieri lo sai. Un pomeriggio, se non puoi uscire, te li porto, così puoi scegliere quelli che preferisci e che stanno meglio con l'abito" Aveva gli occhi luminosi e si era messa in testa di rendere la cugina perfetta per il suo primo appuntamento ufficiale con Larry.
"Vedrai che..." ma dovette bloccarsi per l'improvvisa intrusione del padre di Allison. Rimase ad ascoltare lo scambio di batture tra i due e poi disinvoltura lo salutò.
"Salve, zio" aveva stampato in faccia un sorriso così sfacciato da dover temere uno schiaffo in piena faccia da un uomo come Jeffrey.

{ Jeffrey Archibald Truman }

Lanciò un'occhiata di ghiaccio a Rebecca, con un'espressione contratta in volto. Brontolò qualcosa di molto simile ad un saluto, poi tornò con lo sguardo sulla figlia.
« E invece no. Anzi, io ad una conclusione ci sono arrivato: tu con Larry al ballo non ci vai. Ed ho deciso »
Detto questo, uscì sbattendo la porta.

{ Allison Truman }

Sussultò quando il padre sbattè la porta, e mise un broncio contrariato.
« Poi dicono che ti passa la voglia di fare le cose »
Si tirò le ginocchia al petto e vi poggiò il mento, guardando di fronte a sè. Non aveva intenzione di obbedire al padre, questo era certo. Ma ora doveva escogitare un modo per andare al ballo con Larry.

{Rebecca Blanchard}

Non smise di guardare sorridendo lo zio, nonostante la sua occhiataccia. Quando voleva riusciva ad avere una detestabile faccia tosta.
Tornò a guardare la cugina solo dopo che l'uomo uscì di camera sbattendo la porta.
"Che modi. Vietarti di andare al ballo con Larry. E perchè mai, poi?" Era incredula.

{ Allison Truman }

Si strinse nelle spalle, con aria di sufficienza.
« Dicono che non devo affezionarmi a nessuno, qui a Londra, in vista del nostro ritorno a Bristol »
Si spolverò la gonna, e sospirò. Non le interessava nulla di quello che dicevano i genitori, lei ci sarebbe rimasta, a Londra. Con gli zii, con Rebecca e Louis, con Larry.

{Rebecca Blanchard}

Sospirò, non per tristezza all'idea che la cugina potesse davvero andarsene da Londra costretta dai genitori ma per la testardaggine degli zii. Ormai si era rassegnata.
"Piuttosto che farti tornare a Bristol ti rapisco." disse in una sorta di brontolio. "Comunque sono sicura che escogiterai un modo per andare al ballo con Larry. Anzi magari hai già qualche idea in mente" le fece l'occhiolino. Architettare un piano ai danni della psiche degli zii la avrebbe divertita parecchio.

{ Allison Truman }

Sorrise alla prima frase di Rebecca, senza però muoversi dalla sua posizione.
Poi arricciò le labbra. No, proprio non ce l'aveva un'idea.
« Mi dispiace darti questa notizia, ma proprio no, non so che fare »
Sospirò, guardando fuori dalla finestra. La cosa sicura era che lei, al ballo, ci sarebbe andata con Larry. La cosa meno sicura era, invece, come avrebbe fatto.

{Rebecca Blanchard}

Incurvò le labbra in un'espressione contrariata. Sbuffò.
"Troveremo il modo. Tu al ballo ci verrai con Larry, cascasse il mondo" decise autoritaria. Un'idea le sarebbe venuta prima o poi.
"Potremmo sfruttare la scusa che tu debba venire prima a casa nostra per aiutarci a finire gli ultimi preparativi, così poi vederti con Larry senza problemi. Ma visti i pessimi rapporti tra i nostri genitori" sospirò. "Non so se sarà facile attuare questo piano"

{ Allison Truman }

Sbuffò, contrariata. Perché non poteva vivere la sua vita in pace?
« Sarebbe anche un'idea, già. Ma non posso nascondermi per sempre » sospirò, assumendo un broncio da bambina contrariata.
Voleva vivere quella relazione all'aperto, senza aver paura delle critiche altrui.
Il problema erano solo i suoi genitori.
« Beata te, che almeno i tuoi sanno di Michael e non ti dicono più di tanto »
Si strinse nelle spalle, tirandosi ancor di più le gambe al petto.