| {Rebecca Blanchard}
"Purchè non li abbia su di voi..." mormorò, udibile solo da Michael, con un piccolo enigmatico sorriso. Poi sospirò e si girò completamente verso il giovane. "Borghesi più o meno decaduti? Falsi ricchi?" lo guardò seria. "Non dite sciocchezze, vi prego" lo ammonì accorata. "Non dovreste nemmeno voi essere così severo con voi stesso, Michael. E nemmeno con il vostro lavoro che, se non erro, è anche una delle vostre grandi passioni" La sua voce era bassa, calda e denotava una maturità superiore all'eta della ragazza. "Forse questo è ciò che lady Caris pensa di voi giornalisti e forse per lei non è abbastanza. Spero che voi non condividiate questa sua visione della vostra professione, perchè io non posso, non voglio, farlo e sarei terribilmente amareggiata se, invece, voi pensaste anche solo per un istante di non essere abbastanza per qualcuna, o per qualcuno, indipendentemente dall'eventuale differenza di livello sociale" I suoi occhi erano velati di una lieve maliconia. Lei stessa, quando frequentava le feste a Salisbury, veniva etichettata come la ragazza di campagna che si atteggia a nobile, quando tutti sapevano che proveniva comunque dall'alta borghesia. "Non lasciate che qualcun altro vi reputi inferiore, nessuno ha il diritto di farlo" Non sapeva perchè avesse detto quelle parole, le erano venute fuori e basta. Colpa della sua schiettezza? Forse. O forse colpa della sua impulsività. Ma in quel momento, più che abbassare lo sguardo per l'imbarazzo di essersi presa una tale confidenza con Michael a tal punto da atteggiarsi a maestrina, ebbe voglia di poterlo baciare. Per fortuna, l'esperienza le aveva insegnato perfettamente come tenere a bada la sua impulsività in certi casi.
|