Essenza vitale, 15 Maggio 1886 tarda serata - pioggia forte

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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 10:58




[flavien dubois]

"nulla... sono i ricolrdi dell'infazia, ricordi quando ti ho detto di aver subito degli stupri?Qunado bevo mi ritornano alla mente e mi devastano ancora peggio ma non sempre è così è questione di fortuna." disse ricomponendosi, sembrava soffrire molto per quei ricordi.
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 11:33




{James Stepa Volkov}

Guardò accigliato Flavien, preoccupato più per se stesso che per l'altro. Era un ragazzo che aveva dell'inquietante e iniziava a pensare che forse era meglio se ci stava alla larga invece che farci amicizia. Tuttavia non diede segni di nervosismo nè di voler troncare lì la conversazione.
"Capisco" disse laconicamente, alzandosi nuovamente dalla sedia.
"Torno subito" ripetè, affrettandosi a sparire dietro la tenda che separava le due stanze.
Quando ritornò al tavolo, dopo pochi minuti, teneva in mano una bottiglia di assenzio e un foglio di carta grande con un carboncino.
Riempì il bicchiere di Flavien, anche se un po' lo preoccupava in fatto di poterlo far stare peggio, ma la sua era solo cortesia, e posò la bottiglia.
Si chinò in avanti sul tavolo stendendo il foglio sull'incisione e passandoci sopra il carboncino per ricalcare il disegno. Una strana gentilezza verso quello strano ragazzo.
"Perchè affaticare la memoria se puoi farne a meno" gli disse mentre era tutto intento a ricalcare il disegno. Il volto era chinanto sul foglio e i capelli sciolti gli ricadevano ai lati del viso. Era difficile dire se quando aveva parlato avesse alzato lo sguardo per incrociare gli occhi di Flavien.
Non era del tutto a suo agio così vicino a quel ragazzo, lo trovava troppo imprevedibile.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 11:40




[flavien dubois]

Flavien sorrise nel vedere che quel ragazzo che prima stava per litigare ora si preoccupasse così di ricalcare quel disegno fatto con una forchetta inciso nel legno del tavolo.
"grazie, come sei gentile non dovevi"disse continuando a guardare la mano che si muoveva facendo muovere così il carboncino.
" scusami anche per la forchettata, agisco così quando mi sento minacciato orami è una cosa abitudinale per me , ma non sono così pericoloso come sembra. aggiunse poi
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 12:25




{James Stepa Volkov}

Era tanto intento nella sua occupazione da non prestare più l'adeguata attenzione a ciò che gli stava intorno e al ragazzo che aveva di fronte a sè. La presenza di Flavien così vicino a lui non aveva più importanza.
"Non mi ringraziare, non mi piace" mormorò senza distogliere lo sguardo dal disegno che man mano compariva sul foglio di carta, le labbra piegate in un broncio infantile e capriccioso.
"Come, scusa?" chiese poi con voce distratta, alzando per la prima volta da quando si era messo al lavoro la testa per guardare Flavien negli occhi. Il tono di voce era calmo, privo di ironia e arroganza. Semplicemente non aveva capito quello che gli era stato detto e gli occhi blu esprimevano perfettamente il concetto.
Solo in quel momento si accorse quanto lui e l'altro erano vicini e si sentì un po' a disagio. Abbassò lo sguardo per qualche istante prima di rialzarlo su Flavien.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 12:37




[flavien dubois]

flavien era a suo agio, gli piaceva guardare mentre l'altro dava vita al suo disegno sul foglio di carta.
"ti sto dicendo che non volevo farti del male ma che reagisco così solo quando sono ataccato per me è normale tutto qui " disse ancora mentre guardava come James si stava impegnando per ricalcare al meglio quel disegno sul tavolo ma perchè? era la domanda freqientw che si ronzava in testa a Flavien .
Prese la bottiglia d'assenzio versandolo nel bicchiere diluendolo con dell'acqua che aveva appena chiesto inseme a delle zollette di zucchero. Ne prese una e la pose sopra un cucchiagli al di sopra del bicchiere riepito da poco . Prese un cerino dalla tesya interno e fece sciogliere lo zucchero versandolo nel bicchiere facendolo sciogliere ancora per bene all'interno del bicchiere per sorseggiare il composto, fumando subito dopo una sigaretta appena accesa espirando stavolta dalla bocca.
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 20:16




{James Stepa Volkov}

Rimase con lo sguardo fisso in quello di Flavien, l'espressione seria e meditabonda. Poi sorrise.
"Non importa, mi è successo di peggio. Anch'io tendo a reagire male, lo hai visto. Posso capirti"
Ritornò dunque al suo lavoro, riabbassando occhi e volto sul foglio di carta.
"L'hai trovato poi quel tuo amico?" chiese con lieve curiosità.
Non aveva badato a quello che stava facendo Flavien, per lui era routine di tutte le sere vedere gente bere assenzio e fumare oppio.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 20:22




[flavien dubois]

fumò e bevve dinuovo
" si l'ho rincontrato , spiegami perchè mai fai tutto questo? prima la lite ed ora ti disturbi adirittura ricalchi il mio disegno? bè grazie " aggiunse in seguito portando la sigaretta d'oppio alle labbra seducenti dischiuse a causa della sigaretta. Chiusi per un breve momento gli occhi iil fumo lo stava inebriando ma poi li riaprì aspirando dalla bocca
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 20:34




{James Stepa Volkov}

Si fermò di nuovo, ormai era alla fine del suo lavoro, e di nuovo alzò il volto per guardare Flavien.
"Non sono un tipo che porta rancore. Non per una sciocchezza del genere, almeno" rispose pacato, tornando a sedersi. Aveva lasciato il foglio lì dove lo aveva posato all'inizio.
"Non è stato un disturbo, non è il caso che mi ringrazi. Mi andava di farlo e basta" fece spallucce, osservando l'altro bere e fumare.
Potresti diventare una gallina dalle uova d'oro, mio caro Flavien. Uno dei miei clienti migliori pensò mentre si accendeva una sigaretta, l'ennesima della giornata.
Devo smettere, prima o poi si ripromise per l'ennesima volta nella giornata.
"Di cosa ti occupi nella vita? Sei un artista a tempo pieno o hai altre fonti di guadagno?" chiese giusto per fare conversazione.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 20:43




[flavien dubois]

" l'arte è la mia vita, si, faccio il critico d'arte e lavoro anche con degli archeologi...quando hai soldi bè la mia famiglia è talmente ricca che mio padre morendo mi ha lasciato tutta l'eredità " disse sogghignando capendo che per stepa i soldi erano m0lto importanti
" potresti diventare ricco per le mie frequenze " aggiunse ancora osservando la sua opere curata anche da Stepa.
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 20:57




{James Stepa Volkov}

Non potè fare a meno di chiedersi per quale assurdo teorema i ricchi e i nobili finissero sempre a frequentare posti come Whitechapel e Miller's Court.
Soffiò il fumo che aveva aspirato, sistemandosi comodo sulla sedia.
"Il critico d'arte, interessante" mormorò. "Anch'io avrei voluto studiare archeologia all'università" disse quasi pensando tra sè e sè. All'epoca si sarebbe voluto iscrivere a tutti i corsi.
"Voi nobili tendete ad avere tutto dalla vita. E se non lo avete, beh, avete i soldi per comprarvelo o per fare quello che volete" lo disse con una punta di amarezza. Non provava antipatia per i ceti alti della società, lui stesso in un certo senso ne faceva parte quando era James Volkov e non Stepa.
Ma a lui nessuno aveva mai lasciato in eredità nulla, nemmeno un nome.
"Chissà, forse anche mio padre è, o era, ricco" disse laconicamente. "In ogni caso, non mi nominerà certo nel suo testamento, ammesso e non concesso che sia ancora vivo" la sua voce non era triste come invece lo erano in parte gli occhi.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 21:01




[flavien dubois]

" non è così personalmente io non ho avuto tutto e molte cose non le posso neanche comprare . Passo a volte il mio tempo qui perchè troppo la nobiltà troppo silenziosa e monotona io vado alla ricerca della perfezione attraverso l'imperfetto e la gente comune per me è il paradiso. Caravaggio dipinse come madonna una prostituta."

spiegò con poche parole rispondendo al discorso di Stepa
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 21:10




{James Stepa Volkov}

Guardò Flavien inarcando un sopraciglio, scettico.
"Perchè molte cose non puoi comprartele?" Non riusciva a capirlo. Era ricco, con tanto di eredità paterna. Lavorava per l'Università. Che co'era che non poteva permettersi di comprare.
"Comunque, generalizzavo sui nobili, non su di te in particolare" precisò con noncuranza. "Era un dato di fatto. Come lo è che la nobiltà sia terribilmente monotona e ipocrita" inclinò leggermente la testa da un lato, con fare infantile.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 21:13




[flavien dubois]

"io non posso comprare i sentimenti, non posso comprare la salute ne la mia pace interiore . non per forza se sono nobili , non devono interessarmi sentimenti e principi anzi al contrario " disse semplicemente bevendo ancora, finendo il terzo bicchiere e la quinta sigaretta.
 
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.Mione.
view post Posted on 16/9/2008, 21:29




{James Stepa Volkov}

"Giusto, non ci avevo pensato" ammise in risposta.
Come stai diventando venale, James pensò disgustato.
"Ma credimi, con i soldi puoi anche comprarti i sentimenti, la salute e forse anche la pace inferiore" disse serio e deciso. E di esempi per avvalorare la sua tesi ne aveva eccome.
"In che senso non devono interessarti per forza principi e sentimenti?" chiese ancora una volta perplesso. O era il fumo o era lui che non riusciva più a capire un discorso.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 16/9/2008, 21:35




[flavien dubois]

"intendo dire che anche se sono nobile sentimenti e principi ce li ho anche io. Possono essere anche principi immorali , ma ciò che è immorale per altri è morale per me. " Flavien lo guardava capendo che probabilmente Stepa non faceva le domande giuste
possibile che una persona come te non tocchi altri tipi di argomenti più importanti?
si domandò flavien
 
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88 replies since 11/9/2008, 18:24   551 views
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