Ossessione, 7 Giugno 1886 tarda serata cielo nuvoloso.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

Si concentrò sul fissarlo mentre finiva quell'ultimo dito di assenzio, alcolico che al solo sentirne l'odore lo disgustava.
-Non esiste il "probabilmente doveva andare così", viviamo molto più di coincidenze che di piani. Troppo facile come giustificazione. La verità è che tu sei troppo codardo per dire in faccia quello che pensi. E' più semplice rifugiarsi in una giustificazione inconscia come "tanto non valgo niente per lui, posso anche tagliare la corda". mano a mano che parlava il tono tendeva a farsi più tagliente e duro, mantenendo comunque una tonalità senza eccesso, ma fissandolo con crudeltà -Come è assolutamente certo che ti avrebbe fatto troppo male sentirti dire "conta più l'orgoglio che il tuo sentimento". Perchè in effetti sì, è il mio orgoglio che hai ferito. Ma sta a te o alla tua superficialità decidere cosa penso o meno di te.- disse cercando di trapassarlo col solo sguardo, sperando che avesse ricevuto il messaggio.

[flavien dubois]
Flavien sembrava del tutto distratto dalle parole di Walker il suo sgaurdo duro e agghiacciante non lo ferì affatto, i suoi discorsi li aveva sentiti così tante volte che ora ne aveva quasi la nausea.
"non vedo perchè ti scaldi tanto, la verità io te l'ho detta me ne sono andato perchè mi sentivo trascurato meno importante della tua amata psicologia e e perchè non ne potevo più di sentire i tuoi discorsi Walker..." estasse un'altra sigaretta dal porta sigarette che teneva nella tasca interna della giacca nera con stampa a flock nera( ka stampa a flock è quella stama in superficie che sembre velluto)
Poorse poi il porta sigarette a Walker offrendoneglie una sapendo che lui fumava sia tabbacco che oppio.
"non capisco perchè te la prendi tanto se sei stato ferito nell'orgoglio ormai è successo. Ti avevo lasciato un messaggio con scritto che partivo. Daltronde non mi sembra che io debba giustificare o redenrti conto delle mie azioni "

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

-Interessante, ora oltre che codardo sei anche incoerente,- cominciò senza ironia, mentre fissandolo afferrava una delle sigarette -ma si vede che ti duole troppo darmi ragione due volte. Mi basterà il fatto che tu stesso poco fa hai asserito di ingrandire le questioni quando ti riguardano.- afferrò una piccola scatola di cerini che teneva in una tasca interna del soprabito, e proseguì -E scusa se ti do dell'ottuso, ma qualsiasi persona con un poco di cervello o anche di semplice maturità avvertirebbe di sparire inspiegabilmente, andando a solcare mari. Mi basavo più su questo sai?- sorrise malignamente nel dirlo, mentre espirava il fumo verso il volto dell'altro.

[flavien dubois]
Con una mano fece sparire il fumo che l'altro gentilmente aveva buttato verso la sua parte mentre flavien aspirò anche lui un tiro dalla sigaretta gettandolo poi da un lato dove non c'era nessuno.
>" sarò incoerente codardo con poco cervello che ingrandisce le cose chi più ne ha e più ne metta.. ma tra noi qualcosa c'è stato ma allora Walker togliemi una curiosità cos'è che ti piace di me o per lo meno ti interessa , perchè se davvero non ti interessa nulla il tuo è del reale masochismo" disse fumando ancora e riponendo il porta sigarette dalle tasche...
<b>"posso offrirti qualcosa ?" Domandò poi all'altro

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

-No, ti ringrazio, sto bene anche solo fumando.- e aspirò nuovamente lasciando sì che il fumo uscisse lentamente dalle narici.
-Non si può parlare di masochismo, l'orgolio era il mio, orgolio e non sentimento. E poi che gusto c'è se ti dicessi per quale motivo mi interesso? Tu che sei un amante delle passioni travolgenti, dovresti preferire questa condizione di ignoranza...- tornò a sorridere nel dirlo, osservandolo ora con meno ironia, rilassato sul posto a sedere.

[flavien dubois]
" va bene, va bene mi lascerò distruggere da questa travolgente passione che mi sta coinvolgendo di nuovo visto che tu sei qui " disse ridacchiando poi.
Continuava a fumare.
"senti io ho finito qui vogliamo uscire a fare una asseggiata ? in mezzo le strade dell'uscura e cupa Londra..." propose.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

-Bravo, molto realistico da parte tua...- disse senza interrompere il rito a cui dava inizio ogni qualvolta consumava del buon tabacco.
Nell'ascoltare la proposta dell'altro, annuì, cominciando ad alzarsi sistemando l'abito: -Senza troppa confusione per favore. Sto avendo una difficoltà senza limiti per ambientarmi in una città così.- disse, incamminandosi verso l'uscita assieme all'altro.

[flavien dubois]
" e io che ci sto a fare? tu segui me ormai è un pò che sto qui a Londra mi sono ambientato e conosco le strade o tutto che ne compete" seguì Walker verso l'uscita.
C'erano diverse via una principale e un'altra più piccola solitamente tutte portavano a una destinazione ma trattandosi di una passeggiata ne prese una caso tanto era tutta dritta come via sarebbero potuti tornare indietro.
"allora in questo arco di tempo in cui non ci siamo visti che cosa hai fatto? chi hai conosciuto insomma informami un pò " gli disse quasi un sorriso uno dei pochi che ogni tanto osava permettersi.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

Imboccò l'uscita, percependo appena accanto la presenza dinamica di Flavien. Si regalò giusto un altro paio di secondi per inalare ed espirare il fumo mentre abbandonavano l'ambiente illuminato di Miller's Court per addentrarsi lungo la via appena fuori il luogo.
-Niente che reputeresti troppo interessante. Molte ricerche per un nuovo scritto, dibattiti con personaggi di mia esclusiva conoscenza nel campo, qualche avventura ogni tanto...- sorrise con malizia.
-Niente di serio. Perchè non mi racconti piuttosto cosa hai fatto tu? si lasciò sfuggire un tono lievemente supponente.

[flavien dubois]
sorrise dinuovo in quel mezzo ghigno.
"vediamo... bè ho pubblicato qualche poesia dipinto qualche tela, ho dato sfogo alla mia arte, c'è sempre Aradia che ora è incinta e poi anche io mi sono dedicata a qualche avventura o qualche amante sparco qui o la " fece spallucce... per poi riprendere il discorso"ultimamente sto dipingendo il ritratto di mia sorella Viridiana vuole essere rapresentata come la venere di Tiziano" disse muovendo la testa in segno di dissenzo pensando alla modestia della sorella a quanto pare era un difetto di famiglia.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

-Sempre pronto a creare movimento eh?- chiese retoricamente ridacchiando.
-E Aradia non dice nulla di tutte queste tue avventure? Un tale bella donna poi...- e nel mentre lo diceva sospirava, come a ricordare gli attimi in cui gli era stato concesso vederla.
Si mostrò più interessato quando Flavien introdusse un soggetto di cui non s'aspettava l'esistenza: -Tua sorella? L'ho mai vista o me l'hai mai presentata?-

[flavien dubois]
" no non l'hai mai vista mio caro quanto ad Aradia no non dice nulla lei mi accetta così come sono mi comprende e mi sostiene tutto qua... e poi lei anche è libera di fare ciò che vuole...l'avrai vista poche volte ma quelle poche sono state buone eh?" disse con n pò di rimprovero nella voce.
Continuaava a camminare quando finita la sigaretta la gettò in terra e la spense definitivamente calpestandola appena con le scarpe.
La strada si stringeva era abbastanza larga da farci passare tre persone ma niente di più quando Flavien si fermò.
" e tu non sei sempre pronto a creare movimento , non credo che in questo periodo oltre a quello che mi hai detto , non hai creato del bel movimento " si poggiò con la schiena al muro piegando una gamba poggiandone una scarpa contro il muro.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

Scoppiò a ridere senza troppo baccano quando sentì il sottile riferimento ad Aradia: -Mi conosci bene... e poi può fare quello che vuole, no?- sghignazzò qualche altro secondo, per poi fermarsi anch'egli assieme a Flavien, che intanto s'era sistemato.
Aspirò un'ennesima boccata prima di rispondere, specialmente perchè doveva raccogliere i pensieri di un piccolo incidente accadutogli proprio durante quei mesi: -Feci infuriare il marito di una povera martire... mi sono preso non poche libertà.- lo disse divertito, ma senza eccessivo entusiasmo, come se in fondo non fosse poi un grande argomento.
-Che mi dici di tua sorella invece? Com'è?- chiese ritrovando il classico tono smaliziato.

[flavien dubois]
ridacchiò anche lui quando sentì l'avventura appena raccontatagli dall'altro.
" si Aradia è liberissima di fare ciò che vuole." disse in tono affermativo e sincero poi venne travolto dall'altra domanda sulla sorella.
" com'è non ti riguarda sappi solo che è bellissima come suo fratello " disse con tono austero ma allo stesso tempo scherzoso.

[Walker Kulkuri Yksinäinen]

-Ah! E come potrebbe non esserlo!- esclamò divertito, avendo colto una sfumatura di protettività nella voce di Flavien.
-Avanti, ci sono molto donne bellissime, ma alcune sono addirittura affascinanti. Ed è questo che apprezzo di più. Avanti, parlamene. Pensi sia così poco innocuo?- non sparì la malizia dalla sua voce, ma nel comunicarlo volle anche essere abbastanza sincero. Era pura curiosità.