Walking Around, 2 giugno 1886 - primo pomeriggio, poco nuvoloso

{Louis e Rebecca Blanchard}

Louis fu felice di notare che anche Dorian Gray era del suo stesso avviso.
Abberline può bussare quanto vuole alle nostre porte e fare le sue rimostranze fino a sgolarsi o a consumare tutto l'inchiostro e la carta che ha, che sarà solo colpa sua se si arriverà davvero a doverci difendere da soli" sentenziò serio. "Noi avremo ragione e lui torto, non potrà farci nulla. L'opinione pubblica non è certo a suo favore"
Rebecca fissò i due ragazzi poi si alzò e fece cambio di posto con il fratello, in modo da essere vicina a Caris e poterle parlare tranquillamente. "Gli uomini son sempre così quando si tratta di donne, per un verso o per l'altro si infervorano sempre" le sorrise, parlandole a bassa voce. "Però non trovate che sia rassicurante sapere che c'è qualcuno che pensa a noi e che desideri proteggerci? E non parlo di padri, fratelli o mariti, insomma per loro è naturale" le chiese. Tutto sommato quel giorno la trovava meno algida del solito, alla lady. E poi a lei le persone difficilmente restavano antipatiche.

{ Caris Maya Curthrose & Dorian Gray }

Dorian annuì più volte, rivolto a Louis. < E sappiamo bene che l'opinione pubblica fa molto in certi casi.. Se non si da una svegliata, qualcuno convincerà Abberline a lasciare il suo incarico. Insomma, non è solo lui che ci fa una magra figura, ma tutta Scotland Yard.. Tutta Londra.. E per estensione anche la Nostra Regina.> Stava un po' esagerando, ma la cosa tutto sommato gli piaceva.
Caris si fece un po' da parte per permettere a Rebecca di sedersi accanto a sè. Impiegò forse un istante di troppo a rispondere alle parole della ragazza: < Sì, avete ragione.. E' rassicurante. Anche se a volte può essere opprimente: insomma, siamo anche in gradi di difenderci da sole, no?> Distese le labbra in un sorrisetto. Lei aveva imparato a difendersi quasi per obbligo: suo padre avrebbe dato la vita per difendere la sua reputazione non lei e di fratelli non ne aveva.. Solo Dorian sembrava apprezzarla per come era davvero, sarebbe stato l'unico dunque a preoccuparsi per lei. Non che la cosa le dispiacesse, ovviamente: voleva cavarsela da sola. Era quasi una sfida per lei.

{Louis e Rebecca Blanchard}

Il ragazzo si fece serio. "Mi dispiacerebbe per Abberline, in fondo non lo reputo uno stupido. Non uno stupido totale, almeno" precisò. Non aveva fatto commenti sull'esagerazione di Dorian nel mettere in mezzo perfino la regina semplicemente perchè le condivideva.
Rebecca annuì. "La penso come voi. Preferisco essere una ragazza indipendente e sinceramente non mi interessa se difendermi da sola non rientra nell'essere considerata una signorina come si deve. Ma dovete convenire con me che un uomo fisicamente è più forte di una donna e su questo è la natura che lo stabilisce. Quando ho dato uno schiaffo ad un iodta a teatro mi ha quasi staccato un polso! protestò. "Insomma, rischieremmo di avere la peggio, capite?" Per lei non era certo un problema difendersi da sola, ma non era certo grande e grossa o forte come un uomo normale. Ed Evan non era certo una montagna.

{ Caris Maya Curthrose & Dorian Gray }

"Non uno stupido totale, almeno". Dorian sogghignò alle sue parole. Per la verità non sapeva se Abberline, insuccesso dopo insuccesso, si sarebbe mai dimesso: era una tipo davvero testardo. Era tentato di aggiungere altro, ma siccome gli era giunta qualche parola sparsa del discorso di Rebecca si volse leggermente verso di lei, per cercare di capire di cosa stessero parlando le due donne.
< Ah sicuramente.. Su quello, volenti o nolenti, non possiamo farci nulla!> Stava dicendo Caris nel frattempo. < Ma fidatevi Rebecca, a parole sappiamo essere degli assi. A volte le parole fanno più male di uno schiaffo.> A volte.

{Louis e Rebecca Blanchard}

Anche Louis si zittì, sporgendosi verso le ragazze per sentire cosa si stavano dicendo.
"Oh, lo so, le parole a volte sono molto più taglienti o dolorose di uno schiaffo, parlando a livello di orgoglio. Perchè penso che uno schiaffo faccia più male allo spirito che all'ego" asserì convinta. "Penso, comunque, che sia anche questione di carattere. Personalmente non riesco mai ad essere troppo maligna o acida con le persone, salvo alcune eccezioni di persone che proprio non posso soffrire. Generalmente provo simpatia per tutti" fece spallucce.