Biglietti ed appuntamenti., 5 giugno 1886, sera, cielo sereno

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.Mione.
view post Posted on 22/3/2009, 12:25




{James Volkov}

Sorrise, soddisfatto di essere riuscito a strappare a Caris almeno un piccolo comlimento, senza curarsi se fosse sincero o meno, ma pensava di sì, almeno sulla parte riguardante lo stile delle conversazioni.
Lasciava che fosse lei a decidere passo e direzione della loro camminata, si limitava a restarle accanto quel tanto da non apparire sconveniente o disinteressato, e la ascoltava.
Scosse il capo sorridendo. "No, non credo di conoscere nessuna donna che riesca a rimanere immune al fascino di mister Gray" fu costretto ad ammettere.
Guardò Caris con le fronte leggermente aggrottata. "Non siate così dura con l'amore" I muscoli del suo viso si rilassarono aprendosi in un dolce sorriso. "Personalmente non ho mai pensato al matrimonio così a fondo da farmene un'idea precisa in merito e credo che il motivo sia perchè non ho ancora trovato nessuna donna che mi abbia ispirato un tale pensiero" Era impossibile capire che in realtà non era propriamente la verità, dato che con Yvette c'era stato un breve, intenso istante - e forse più di uno - in cui aveva pensato che lei forse avrebbe potuto perfino sposarla un giorno. "Non ho mai considerato il matrimonio solo come una questione di affari, ma capisco che per molti possa essere così. In fondo veniamo cresciuti con l'idea che la nostra futura moglie o il nostro futuro marito debba sancire un matrimonio conveniente a migliorare la nostra posizione sociale. Ed è un'idea sbagliata secondo me. Non che non si possa mettere in pratica. Io per primo potrei anche sposare una donna con un'ottima dote se alla fine dovessi stimarla anche senza doverla per forza amare" scrollò le spalle e si zittì qualche istante per ascoltare le rimostranza di Caris sul modo di flirtare moderno e sull'idea che alcuni mariti sono più interessanti degli scapoli. "Cosa trovate di nauseante nel flirtare alle feste come si fa oggigiorno?" domandò con sincera curiosità, e la risposta gli sarebbe potuta tornare utile per sapere cosa evitare con lei.
"Sì, sono scapolo e al momento sto bene così. Sono convinto che prima o poi troverò una donna che valga la pena di amare e di sposare. Per quanto possa esserne capace, non riuscirei mai ad accettare un matrimonio di solo interesse. Sono convinto che ci si possa sposare anche per amore, sebbene non abbia l'illusione dell'amore eterno" Per la maggior parte della loro conversazione aveva guardato Caris e ora il suo sguardo si era fatto più intenso. "Pensate sia possibile non amare o non innamorarsi mai nemmeno di una persona nella propria vita?" le chiese, rigirando la domanda diretta Voi avete mai amato o vi siete mai innamorata di qualcuno in maniera meno personale.
 
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Flynn
view post Posted on 22/3/2009, 14:19




{ Caris Maya Curthrose }

Scosse leggermente la testa < Forse mi avete frainteso.> Volse nuovamente la testa verso di lui rallentando ulteriormente il passo. < Convengo che è uso comune trovare un buon partito per migliorare la posizione sociale> Pensò a suo padre, il quale scovava ogni occasione per presentarle Marchesi noiosi e Conti sfacciati da proporle. < Non credo sia tanto importante un patrimonio da avere.. Quanto condure una vita serena. Se proprio dovessi stilare il profilo di una persona che potrei sposare sarebbe probabilmente rispettabile e specialmente che mi rispetti, una persona con cui sia facile parlare e discutere. Qualcuno che stimoli la mente e sostenga ciò che mi piace fare.> Pensò per un attimo che non avrebbe potuto mai sposare un uomo che, per esempio, le vietasse di continuare a pubblicare le sue storie sul giornale, seppure fossero su falso nome. < Se l'amore non è eterno, preferisco avere al mio fianco una persona d'altro genere, una persona che possa diventare mio amico e confidente. L'amicizia può essere eterna.> Concluse bevendo un altro sorso di champagne, oltrepassando il "mezzo pieno" del bicchiere. Certo, era un bel discorso ma comunque non avrebbe mai preso in considerazione un uomo che non appartenesse alla sua stessa cerchia sociale. Non di certo un lord o altro s'intende, avrebbe potuto anche essere un uomo con dei debiti, ma per esempio persone come Carlise non sarebbero nemmeno figurate in un possibile elenco.
Sospirò leggermente alla sua domanda successiva. < Il viscidume che si viene a creare, ecco cosa mi da nausea.> Disse con onestà. < Inoltre è diventata routine. Insomma, è quasi obbligatorio.. Se non si fa, non va bene. Lo trovo estremamente seccante, oltre che banale.> Altro sorso di champagne.
< Mi fate una domanda difficile.> Disse infine, tornando a parlare di amore. < Potrei parlarvi per ore di storia, di letteratura, di arte e quasi perfino di scienza, ma in questo campo sono assolutamente impreparata. In assoluta franchezza vi dirò che non lo so.. Chissà, forse. Può darsi.> Lei di certo era sulla buona strada per un "sì". < Ma ho come la netta impressione che per voi la risposta è no.> Arricciò le labbra in un leggero sorriso, forse ironico.
 
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.Mione.
view post Posted on 23/3/2009, 15:34




{James Volkov}

Adeguò il suo passo al rallentamento di Caris, tenendo tuttavia l'attenzione su di lei. Ascoltò ogni parola con interesse ed infine sorrise.
"Detto in maniera diversa, ma abbiamo lo stesso concetto del matrimonio, in fondo" Il suo era senza dubbio con molte meno pretese di quello di lei, ma sul modello di persona da trovare erano senza dubbio in perfetta sintonia.
"L'amore è senza dubbio il più bel sentimento che possa esserci e che qualcuno possa provare, e non necessariamente per un'altra persona. Ci sono molti modi di amare qualcuno o qualcosa. Eppure sono convinto che sia l'amiciza ad essere assolutamente essenziale nella vita di ognuno" asserì con lo sguardo luminoso, mentre estraeva dalla tasca interna della giacca un foglietto ed una penna stilografica. Da quando aveva iniziato a lavorare per quel strampalato di Krane e per il suo ancora più strampalato maestro russo aveva preso l'abitudine di avere sempre carta e penna carica a portata di mano.
"Anche se devo ammettere che non è sempre facile trovare una vera amicizia. Voi siete stata fortunata sotto questo punto di vista?" le domandò in tono colloquiale mentre scribacchiava qualcosa sul foglietto che aveva in mano, la stessa con cui reggeva il bicchiere per lo stelo, tra le dita.
"In effetti le signorine di oggi sono più sfacciate di quelle di ieri, ma lasciate che ve lo dica, non è che mi dispiaccia particolarmente. In fondo la maggior parte del corteggiamento spetta sempre a noi uomini, ma ci facilitate il compito di intedere i vostri sentimenti verso di noi" Aveva finito di scrivere e aveva rimesso la penna a posto, passando a tenere il foglietto con la mano ora libera. "E' doloroso per l'orgoglio maschile subire il rifiuto di una signorina di cui si era sicuri di aver avuto ragione" Tornò a guardarla in viso con un sorriso come se a lui quell'evento non fosse mai successo e ne avesse solo sentito dei racconti. Il che era vero, in fin dei conti. Tranne che per Sarah.
"Non crucciatevene, in amore non si è mai preparati" replicò prima di bere un sorso di vino, ormai bel oltre la metà del bicchiere e sempre più vicino al fondo. "Avete ragione, io non credo che possa esistere anche solo una persona al mondo che non sia in grado di innamorarsi o amare almeno una volta nella vita. Lo troverei..." assottigliò gli occhi in un'espressione assorta, cercando una parola adatta per definire il suo pensiero. "Triste" ammise infine. Poteva anche credere che Caris pensasse che si potesse vivere senza amore, ma che lei stessa non si reputasse in grado di amare era al di fuori di ogni sua comprensione.
"Voi non lo trovereste triste, se un giorno doveste rendervi conto di non essere in grado di amare?" le chiese accigliato, con il tono di voce indicato per formulare una domanda ipotetica e generale.
Le porse il foglietto che ancora teneva in mano; era bianco e della grandezza di un biglietto da visita.
Se Caris lo avesse preso, vi avrebbe potuto leggere queste parole:
Un giorno L'amore incontrò l'Amicizia e le chiese: "Cosa ci stai a fare tu, se ci sono già io così grande e bello?"
E l'Amicizia rispose: "A portare un sorriso dove tu hai lasciato una lacrima"

scritte in nero e con una calligrafia ordinata e abbastanza elegante, propria di chi era abituato a scrivere.

 
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Flynn
view post Posted on 23/3/2009, 20:33




{ Caris Maya Curthrose }

Asserì a sua volta con un cenno del capo. Probabilmente non reputava l'amore -inteso come tale- tra i più bei sentimenti, forse anche perchè non l'aveva mai sperimentato, ma condivideva il pensiero, quanto meno sull'amicizia. Sembrava strano ma anche una come lei -senza attribuire aggettivi di sorta- aveva capito l'importanza di una vera amicizia e si considerava così fortunata da averne trovata una: Dorian Gray, ovviamente. Per lo meno così era convinta.
Non nascose un'aria perplessa quando il giovane si mise a scribacchiare (ma che modi erano?!) su un foglietto ma non disse una parola, soffocando la sua semi indignazione in un altro sorso di champagne. Nel frattempo lanciava occhiate di sottecchi al suo interlocutore ed alla sala.
< Questo perchè voi uomini vi arrogate la presunzione di sapere cosa ci frulla per il capo! Quale errore.. Come è possibile se spesso non lo sappiamo nemmeno noi?> Gli lanciò una frecciatina, prima di ascoltare quanto James aveva ancora da dirle. Alla sua ultima domanda si fece scappare un piccolo sorriso ma evitò di rispondere utilizzando come escamotage il foglietto che le porgeva. Si fermò per leggere quella calligrafia ordinata ed in parte elegante quindi lasciò che sulle labbra si disegnasse un sorriso spontaneo. Aveva gradito.
Si tenne il pezzo di carta e rimase ferma ad osservare James, cercando il suo sguardo. < L'Amicizia non è forse una forma di Amore?>
 
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.Mione.
view post Posted on 23/3/2009, 22:20




{James Volkov}

Sebbene fosse distratto a fare altro, come rimettere a posto la penna e a prendere il biglietto con l'altra mano non si era fatto sfuggire nessuna parola di Caris.
"Perchè, voi non vi arrogate mai la presunzione di sapere cosa ci frulla per la testa a noi uomini?" le disse visibilmente divertito, forse in tono un po' troppo irriverente, ma il suo sorriso era così allegro che era quasi impossibile sentirsi offesi. A meno che non si fosse strememente permalosi.
Non raccolse la frecciatina di Caris o, se lo fece , non lo diede a vedere.
Rimase in silenzio mentre la giovane lady leggeva il biglietto che le aveva porto e fu lieto di vederle comparire sul viso un sorriso più spontaneo di tutti quelli che finora gli aveva rivolto. O almeno così gli sembrava. Era stata una mossa un po' azzardata, quella del biglietto, ora che ci pensava, ma sul momento aveva solo seguito l'istinto, cosa che faceva sempre? sì sempre in pratica, e seguire l'istinto con Caris poteva anche risultare deleterio. Ma visto che gli era andata bene, non ci pensò più su.
La stava fissando con un'espressione quasi fraterna quando lei tornò a parlare.
"Certo, lo è" si limitò a rispondere con sicurezza, guardandola dritta negli occhi.
Riprese a camminare lentamente, finendo di bere il poco vino bianco rimasto e guardando pensieroro il bicchiere ormai vuoto.
Porse il di nuovo il braccio a Caris e ciò che lo stupì è che lo fece senza pensarci.
"Non avete risposto alla mia domanda" disse infine, in tono così pacato che non lasciava intedere che avesse per lui una qualche fondamentale importanza; era più una semplice constatazione.
 
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Flynn
view post Posted on 23/3/2009, 22:35




{ Caris Maya Curthrose }

Non nascose una lieve risatina -così lieve che poteva anche passare per un colpo di tosse- < Oh sì, sempre.> Rispose con estrema sincerità con una punta di divertimento nella voce. < Ma io non mi lamento se sbaglio..> Dire: Io non mi sbaglio mai, sarebbe stato forse inopportuno.. Soggiunse prima di finire lo champagne ed appoggiare il calice vuoto sul vassoio di un cameriere di passaggio al quale non badò, praticamente.
Prese sottobraccio James al suo invito e questa volta lo fece con più spensieratezza di quella precedente. < No, non ho risposto.. > Ne convenne e sorrise.
< Sinceramente non so se lo troverei triste.. Forse. Quante persone in questa stanza secondo voi possono dire di aver amato veramente almeno una volta nella vita? Ovviamente amato una persona all'infuori di sè stessi. Secondo me non poi così tante. Io, tanto per cominciare, mi tiro fuori.> Non sembrava avere grosse remore ad ammetterlo.
Fece una breve pausa, fermandosi qualche istante è riflettere. < Ma è davvero necessario amare una persona?>
 
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.Mione.
view post Posted on 23/3/2009, 23:05




{James Volkov}

"Nemmeno io mi lamento se sbaglio" replicò con un sorriso allegro, faticando non poco a non strizzarle addirittura l'occhio, ma non era il caso di arrivare a tanto con lei, per lo meno non alla prima sera. Che poi, lui non aveva mai sbagliato con le donne, ma ritenne opportuno non fare questa specificazione. "D'altronde, vi ho già detto cosa penso io degli errori" aggiunse sornione, posando anche il suo bicchiere sul vassoio di un cameriere di passaggio.
Sorrise spontaneo quando lei lo prese sottobraccio con più naturalezza.
"Beh se mettete la clausola di escludere l'amore per sè stessi il numero diminuisce notevolmente" ridacchiò, dandosi il tempo necessario per osservare i presenti. C'erano diversi gruppetti di signori e signore e diverse coppiette. Fu su queste che si soffermò per primi.
Ne indicò una con il capo a Caris. La ragazza era molto giovane e carina e il suo cavaliere non dimostrava che pochi anni più di lei.
"Tutte le ragazze come quella signorina, loro amano almeno una volta nella vita. Ma sono amori frivoli, i loro. Paragonabili ad una tempesta: impetuosi e rapidi. Non sono amori tali da tenere in grande considerazione, nella nostra ricerca" Involontariamente vi aveva coinvolto anche la Lady in quel bizzarro gioco, senza chiederle se le andava di partecipare.
Spostò lo sguardo su un altro gruppetto formato da un uomo accompaganto da due ragazze giovani - le figlie probabilmente - e da una coppia sposata.
"Quella donna" - la indicò con il capo a Caris - è una donna che ha amato e che ama. Osservate come sembra pendere dalle labbra del marito. O finge alla perfezione oppure è così innamorata dell'uomo che ha sposato da non vedere con che occhi guarda le giovani signorine al fianco dell'altro signore. Quello è un uomo che non ama, per lo meno non la moglie" concluse lasciandosi sfuggire una risatina. L'ultima affermazione poteva farla con coscienza, dato che conosceva l'uomo sposato di vista: era un cliente più o meno abituale del Miller's Court e di certo era tutto fuorchè fedele alla moglie. Quando passarono vicini a quel gruppetto ebbe anche la sfacciataggine di salutarlo con un cenno del capo.
Solo in quel momento sembrò rendersi conto di ciò che Caris gli aveva detto alla fine. Si voltò a guardarla sinceramente stupito, ma per delicatezza non commentò.
"Non credo che sia necessario amare una persona, credo semplicemente che sia naturale. Prima o poi capita, magari proprio quando meno ce lo aspettiamo" replicò serio, ma con uno sguardo dolce.
 
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Flynn
view post Posted on 23/3/2009, 23:24




{ Caris Maya Curthrose }

< Veramente siete voi che avete detto che è un bene che le donne inizino ad essere più esplicite per facilitarvi il compito.> Gli rammentò, ancora con un leggero sorriso tra le labbra. Nella mano libera aveva ancora il suo bigliettino.
Attentamente passò in rassegna la sala insieme a lui senza opporsi al gioco che poteva essere anche interessante. Annuì alla prima considerazione di James. < Amano molto più di una volta nella vita.> Lo corresse leggermente. < Cambiano amore più o meno con la velocità con cui cambia il vento.. Quindi confermo, non sono soggetti attendibili.>
Spostò poi l'attenzione fino a soffermarla sulla famiglia. Non conosceva il marito ma la moglie di certo sì, conosceva praticamente tutte le donne che frequentavano il teatro quella sera. < Mrs Agnes> La chiamò per nome, dandone riprova. < Non è affatto stupida come sembra. Non posso dire se è davvero innamorata o meno, ma ti assicuro che si rende conto benissimo delle attenzioni di suo marito verso le ragazze più giovani.. Se pendere dalle sue labbra è l'unico modo che crede possibile per attirare l'attenzione di quell'uomo non sarò certo io a disilluderla..> Era così concentrata sul discorso che passò ad una parlata informale senza pensarci. Quando se ne rese conto però si schiarì la voce e si affrettò ad indicare a James un uomo sulla quarantina che, leggermente in disparte, osservava la scena proprio come loro. Poi indicò una donna più giovane che invece che prestare attenzione alla compagnia (marito ed altre coppie), gli lanciava delle occhiate non proprio indifferenti. < Che mi dite?> Chiese arricciando appena le labbra.
Non fece considerazioni sulle ultime parole di James lasciando semplicemente cadere il discorso: lei non si compiangeva per questa sua "mancanza" non vedeva il motivo per cui avrebbe dovuto farlo lui. Senza contare che non sentiva nessun bisogno di sperimentare questa nuova emozione.
 
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.Mione.
view post Posted on 24/3/2009, 12:18




{James Volkov}

Sorrise annuendo. "Touchè" si limitò a replicare; quell'appunto se l'era meritato.
Rimase ad ascoltare i pareri di Caris sulle persone da lui indicate, convenendo che avesse ragione in ciò che diceva. Evidentemente con Michael doveva esserci stata una sorta di antipatia a prima vista perchè per conto suo la lady si stava dimostrando molto meno altezzosa di quanto immaginava.
Era così assorto ad ascoltarla che quasi non si rese conto che lei in un momento gli diete del tu. Allo schiarirsi di voce di Caris si limitò ad aggrottare le sopraciglia guardandola perplesso e decise di lasciar cadere l'accaduto. Dentro di sè, però, stava gongolando all'idea della faccia che avrebbe fatto il suo migliore amico quando, il giorno dopo, gli avrebbe raccontato quel particolare.
Guardò l'uomo sulla quarantina e la giovane donna che gli lanciava occhiate che lui avrebbe definito eloquenti e gli scappò una risatina.
"Evidentemente anche le mogli sono più interessanti delle signorine ancora libere" Ritornò più serio, senza smettere di osservare, con discrezione, i due presunti amanti. "La passione può fare a meno dell'amore, posso assicurarvelo" Distolse lo sguardo dalla coppia e lo riportò su Caris. "Avete ragione, è quasi impossibile stabilire chi, qua dentro, possa amare o aver amato" Stava sorridendo, un modo elegante per lasciar cadere quel discorso prima che la sua dama potesse iniziare a dare segni di insofferenza. Evidentemente l'amore non era uno degli argomenti preferiti della giovane.
Dopo qualche secondo di silenzio tornò a parlare. "Qual è la vostra parola preferita?" Era una domanda alquanto bizzarra, lo sapeva, ed era stata detta con la stessa intonazione di voce con la quale le avrebbe potuto chiedere qual era il suo fiore o colore preferito.
 
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Flynn
view post Posted on 25/3/2009, 22:53




{ Caris Maya Curthrose }

Sorrise alla primissima parola di James, sembrava quasi soddisfatta.
< Sono dell'idea che quello che non si può avere diventi molto più interessante ai nostri occhi. Sarà il fascino dell'ignoto..> Si strinse appena nelle spalle come se non riuscisse davvero a spiegare quell'insolita cosa.
Annuì alla fine, come per concludere il discorso, contenta del fatto di avere avuto ragione, alla fin fine.
< La mia parola preferita?> Fece eco quasi colta alla sprovvista. Non era di certo una domanda che le veniva posta di frequente. Alla fine però rispose come se si fosse preparata in anticipo la risposta, ovvero subito e senza esitare. < Shilly-Shally.> Ascoltò il suono di quella parola prima di sorridere. < Non è tanto il significato.. Che per la verità io aborro. Ma è il suono.. Credo che le sillabe ripetute abbiano su di me un particolare incanto. E le parole con la S in generale.> Fece una piccola pausa prima di rigirare la domanda. < E la vostra preferita?>

SPOILER (click to view)
Shilly-Shally significa tentennare :cute:
 
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.Mione.
view post Posted on 25/3/2009, 23:15




{James Volkov}

Annuì alla prima frase di Caris, non tanto per darle ulteriore ragione, semplicemente perchè condivideva anche lui quel pensiero.
Fu stupito che la Lady non lo guardasse come se fosse matto o ubriaco, ma, anzi, dopo un breve momento di apparente smarrimento rispose decisa alla sua domanda.
"Shilly-Shally" ripetè a bassa voce come a voler assaporare quella parole; aveva un suono armonioso. "Ha un suono quasi ipnotico" aggiunse sempre con la stessa tonalità di prima.
"Forse" di primo acchitto poteva sembrare che volesse iniziare un discorso, ma poi continuò nella spiegazione della risposta. "Non amo le parole assolutecome sempre o mai, ad esempio. Sono troppo limitative. Forse è una parola libera, simbolo di indecisione per alcuni, simbolo di libertà di scelta per altri, come me. A prescindere dal suo reale significato entomologico"
Rimase in silenzio a lungo.
"Non ho fatto altro che monopolizzare la conversazione, perdonatemi, è un mio brutto vizio" si scusò, deciso a lasciare le redini del discorso in mano a Caris.
 
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Flynn
view post Posted on 26/3/2009, 23:15




{ Caris Maya Curthrose }

< Forse?> Ripetè leggermente stranita facendo seguire un sospiro leggero. < Io> calcò (forse involontariamente?) il tono su quel pronome personale. < sono una di quelli che la considerano simbolo di indecisione, ma -sarò sincera- non l'avevo mai vista sotto questo punto di vista.> E non era sicura di voler cambiare idea ma sicuramente non erano state male le sue parole. Le piaceva il sentore di indipendenza che emanava James.
Non interruppe il silenzio che si era creato, approfittandone per riflettere sulle ultime parole. < Come?> Fece eco, per un attimo distratta. Per la verità aveva sentito benissimo.
< E' un vizio se non si ha niente da dire.. E non mi sembra il vostro caso.> Disse benevola, con un leggero sorriso sulle labbra.
< Posso chiedervi da dove venite?> Aggiunse fermandosi completamente e voltandosi verso di lui. < Avete detto che non passate molto tempo a Londra.. Certo, questo non significa che non siate nato qui.. Ma..> Lasciò la frase in sospeso, senza trovare necessità di concluderla.
 
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.Mione.
view post Posted on 26/3/2009, 23:55




{James Volkov}

Non fu sorpreso dalla risposta di Caris, se lo aspettava che lei fosse una di quelle persone che considerava il forse come sinonimo di indecisione.
Sorrise al velato? complimento della Lady e rimase ad ascoltarla.
Si fermò anche lui per guardarla. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto rifilarle la storiella che si era accuratamente inventato sul suo conto. Era stato attento a tutto, perfino nello spiegare perchè fosse stato amico d'infanzia di Michael e del perchè avesse una sorella adottiva dai tratti orientali. Sui legami che aveva con Hope e Mich non avrebbe mai mentito.
"Mio padre era russo, mia madre inglese. Sono cresciuto a Londra in effetti, anche se sono nato in Russia" le sorrise. "In realtà ho passato solo gli ultimi due anni lontano da Londra, per lavoro" aggiunse con noncuranza.
 
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Flynn
view post Posted on 27/3/2009, 00:17




{ Caris Maya Curthrose }

Se doveva essere sincera non aveva mai preso in considerazione la Russia come paese. Per lei avrebbe potuto anche cessare di esistere che la cosa non avrebbe fatto la minima differenza. Sarebbe stato persino più interessante occuparsi di una mosca che sbatte sul vetro piuttosto della Russia. E ora ritrovarsene uno lì faceva quasi uno strano effetto, come se venisse da un'altro pianeta. Certo il suo cognome poteva fare da campanello d'allarme.
< Oh.> Disse semplicemente, senza soffermarsi a lungo su quell'informazione. < E che città avete visitato?> Chiese con una punta di curiosità. Lei non aveva mai fatto grand viaggi, se non si considerano gli spostamenti nella villa in campagna della sua famiglia.
< Dovrete avere tante cose da raccontare su vostri viaggi.. A meno che non vi piaccia viaggiare, in quel caso sarebbe piuttosto seccante..> In realtà non sapeva bene nemmeno lei che cosa stava dicendo, il che era strano. Ma dopotutto se c'era così tanta gente che parlava solo per far prendere aria ai denti, ogni tanto poteva dire cose senza poco senso anche lei.
 
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.Mione.
view post Posted on 27/3/2009, 00:38




{James Volkov}

I suoi occhi blu si illuminarono alle parole di Caris, sebbene l'espressione serena del suo viso rimase immutata.
"Ho scelto di studiare lingue straniere all'Università per il semplice fatto di aver sempre amato viaggiare. Potrebbero volerci ore per elencarvi tutti i posti in cui sono stato" si concesse un sorriso serafico e modesto. "Per assurdo il Paese in cui sono stato di meno è proprio la Russia, ma una volta viste San Pietroburgo e Mosca si è visto tutto" fece spallucce. "Ho visto Parigi e le più grandi città italiane. In realtà della Francia e dell'Italia ho visto anche i piccoli borghi, sulla costa francese o nell'entroterra italiano" e su questo non stava mentendo, solo avrebbe dovuto aggiungere che oltre che per studio vi era andato anche per lavoro. "Vi potrei parlare di tutto quello che volete sapere per ore, solo per il piacere di condividere quelle bellezze con una persona in grado di apprezzarle, ma questa sera temo finisca per andare a discapito dell'opera che siamo venuti a vedere"
"Voi avete visitato altre città?" domandò poi, curioso anche lui,anche se dubitava in una risposta affermativa. Tutt'al più poteva essere stata a Bath o a Brighton.
 
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132 replies since 6/3/2009, 17:15   2773 views
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