| {Melian Hayes}
-No, anzi- Melian di lasciò sfuggire un sospiro, troppo malinconico di quanto non avrebbe voluto. -Beata lei che può scegliere chi frequentare. La invidio. E' un lusso che io non mi sono mai potuta permettere... - gli fece un sorriso timidissimo, abbassando gli occhi scuri; -sai, cose come uscire con chi si vuole oppure poter dire di no a chi non ti piace. La prostituta romantica che è in me, quella da romanzone rosa, trova molto dolce il fatto che una ragazza altolocata come Rebecca frequenti un semplice giornalista. E poi, lui è anche un bell'uomo, se è quello che ho visto al Ballo- Inziò a rigirarsi nervosamente tra le mani un nastro che adornava la scollatura della sottoveste. -Una delle ultime volte che ho parlato con Sarah, non dico al Ballo, ma prima...- insistette la ragazza, cercando di riportare alla mente ogni singolo minuzioso dettaglio di quella mattina; -ecco, c'era anche la Curthrose. La tua nuova amicona- aggiunse, lanciandogli un'occhiata velenosa. Non gli avrebbe perdonato tanto in fretta quel commento su una notte con Caris. -Insomma, è stata una mattinata strana. Io ero fuori per far compere, e avevo comprato delle stoffe splendide. Una grigia, ricamata in rosa e argento, e un bellissimo raso bianco, stupendo, davvero... Daniel adora il bianco; e forse ho comprato anche un paio di girocolli, non ricordo esattamente... Oh. Scusami- gli sorrise, con una mano davanti alla bocca. -Tu non sei esattamente un amante di queste sciocchezze femminili. Ogni tanto mi lascio trasportare... come ti dicevo, ho incrociato Sarah. E poi Caris, ma erano separate. E la cosa strana è che Sarah non voleva che io la chiamassi così... era un nome carino; che adesso non ricordo- E Caris ha fatto la stronza come sempre. Ma questo già lo sappiamo. -Non hanno dato segno di conoscersi, in ogni caso. Anche se Sarah guardava Caris in un modo...- lasciò la frase in sospeso, mordicchiandosi il labbro inferiore. Nervosa? -Anzi- rettificò, come colpita da improvvisa illuminazione. -Io l'ho chiamata Sarah, e lei mi ha chiesto se l'avessi per caso scambiata per qualcun'altra. Ci siamo capite subito, e non l'ho più chiamata così- In quel momento, forse per la prima volta dopo il venti, Melian sentì un'orribile fitta al cuore: Sarah le mancava davvero. Non era solo una messinscena ad appannaggio del marito e dei vicini, ma sincero dolore per un'amica scomparsa. -Ci capivamo subito, quasi non c'era bisogno di parlare- Con una scossa alla chioma scura, si riscosse da quella malinconia. Non poteva permetterla, semplicemente. -Comunque, quando l'ho incontrata da sola al Ballo, non ne abbiamo parlato. E' stato per entrambe un episodio del tutto normale... casuale, ecco-
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