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[Heathcliff Earnshaw]
Abbassò appena lo sguardo, osservando el graziose scaprette della giovane nobildonna di fronte a lui. E seguì la silouette di Miss Elionor, senza però far notare questo suo gesto impertinente. Era difficile, in effetti, che lo si notasse durante qualsiasi tipo d'azione. E non perchè avesse chissà quale tipo di dono; semplicemente agiva con cosi tanta naturalezza che nessuno prestava realmente attenzione ai suoi movimenti. Ciò era un bene, da un lato. Ma l'altra faccia della medaglia, aihmè, è assai più triste. Aggrottò la fronte alle parole della signorina, e arricciò appena le labbra, in un cipiglio di diniego. Nno era abituato ad un simile tono, quasi di superiorità verso di lui. Gli diede fastidio e molto. Ma subito ricordò la sua posizione, e quella della signorina. E si disse che era naturale, doveva soltanto abituarvisi. Non credeva però che avrebbe trovato tanto opprimente il suo ruolo di servitore. Sospirò appena, per poi fare un lieve inchino con la testa e sorridere appena, quanto l'educazione richiedeva. E si disse che si, come risposta questa sua deferenza bastava. Poi accadde qualcosa che ha un chè di ironico. Elinor gli chiese cosa pensasse di un mazzetto di ortensia. Alzò appena un sopracciglio, permettendosi di osservare il suo sguardo. Aveva in mente qualcosa quella ragazza e Heathcliff voleva capire cosa si aspettasse di sapere dalla sua risposta. Non voleva però darle la soddisfazione di saper qualcosa di lui, di indagare il suo carattere. Cosi fu con un sorriso di compiacimento che le rispose cosi: Son belli,miss. E..Se son graditi a voi, signorina, li trovo perfetti |