Posts written by •urano

view post Posted: 14/11/2009, 20:23 Russell Mansion - Euston Road
[Heathcliff Earnshaw]

Abbassò appena lo sguardo, osservando el graziose scaprette della giovane nobildonna di fronte a lui.
E seguì la silouette di Miss Elionor, senza però far notare questo suo gesto impertinente.
Era difficile, in effetti, che lo si notasse durante qualsiasi tipo d'azione.
E non perchè avesse chissà quale tipo di dono; semplicemente agiva con cosi tanta naturalezza che nessuno prestava realmente attenzione ai suoi movimenti.
Ciò era un bene, da un lato.
Ma l'altra faccia della medaglia, aihmè, è assai più triste.
Aggrottò la fronte alle parole della signorina, e arricciò appena le labbra, in un cipiglio di diniego.
Nno era abituato ad un simile tono, quasi di superiorità verso di lui.
Gli diede fastidio e molto. Ma subito ricordò la sua posizione, e quella della signorina.
E si disse che era naturale, doveva soltanto abituarvisi.
Non credeva però che avrebbe trovato tanto opprimente il suo ruolo di servitore.
Sospirò appena, per poi fare un lieve inchino con la testa e sorridere appena, quanto l'educazione richiedeva.
E si disse che si, come risposta questa sua deferenza bastava.
Poi accadde qualcosa che ha un chè di ironico.
Elinor gli chiese cosa pensasse di un mazzetto di ortensia.
Alzò appena un sopracciglio, permettendosi di osservare il suo sguardo.
Aveva in mente qualcosa quella ragazza e Heathcliff voleva capire cosa si aspettasse di sapere dalla sua risposta.
Non voleva però darle la soddisfazione di saper qualcosa di lui, di indagare il suo carattere.
Cosi fu con un sorriso di compiacimento che le rispose cosi:
Son belli,miss. E..Se son graditi a voi, signorina, li trovo perfetti
view post Posted: 7/11/2009, 18:51 Russell Mansion - Euston Road
SPOILER (click to view)
dovete scusarmi, lilian, per aver tardato cosi a lungo, ne sono davvero costernata ù.ù XDXD ahaha sorry per il ritardo, in poche parole!
[ Heathcliff Earnshaw]

Miss Elinor si divincolò allontanandosi dal suo braccio, e lui non si mosse di un centrimetro.
Rimase fermo, quasi a distanzarsi dalla giovane, poi con espressione ferma e immutata riprese a camminare, seguendola mentre si inoltravano fra quei tanti fiori dai cosi vari significati e profumi.
E la delicatezza di Elinor si addiceva a quel posto.
Là, fra i fiori, sembrava esser a casa.
Perchè in quella villa lussuosa, in quella biblioteca immensa e pomposa..la sua figura stonava.
Heathcliff si divertì a fare queste considerazioni, mentre la giovane proseguiva il suo giro.
Gli piaceva studiare la gente.
Tutti erano convinti di esser speciali, di aver qualcosa di incredibile.
Eppure ognuno di noi può paragonarsi a qualcosa.
Il che lo rende del tutto insignificante, nulla di nuovo o speciale.
Alla frase di Miss Elinor assentì semplicmenete, regalandole un breve cenno col capo.
Ripensò però alle metafore sui fiori, quele di poco prima a cui aveva preferito non rispondere.
Poi però, dopo un lungo silenzio, tornò sull'argomento, come se niente fosse.
Davvero credete che il Garofano Bianco sia adatto accanto alla Lavanda,Miss?- chiese.
Io li trovo due profumi contrastanti, se vicini
view post Posted: 3/11/2009, 20:02 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Accettò il suo braccio e lui sorrise fra sè.
Buon inizio, senza dubbio.
Sperava solo che i suoi gesti e i suoi modi di fare non la incuriosissero.
Che fossero troppo signorili? Probabilmente.
Ma non poteva cancellare anni e anni di istruzione all'etichetta solo perchè doveva fingersi un sempliciotto..
Era abbastanza complicato anche il solo provarci.
E Hath non si dava la pena di farlo, senza dubbio.
Capiva quando una battaglia era persa.
E capiva anche quando una battaglia poteva concludersi con una vittoria.
Guardò Elinor e sorrise sagacemente.
"Lavanda, Milord".
Aggrottò la fronte, abbassando appena il capo a guardarla, mentre i capelli lunghi gli coprivano quasi l'occhio destro.
Sono io che vi porto a dar tale risposta..?- chiese, sapendo il significato triste e malinconico di quel fiore.
O è semplicmente ciò che sentite abitualmente?
Quella giovane donna la incuriosiva più di quanto fosse lecito. Non andava bene
Alla sua domanda, improvvisa, si diede dello sciocco
Non s'era ancora presentato, quale maleducazione!
Heathcliff..mi chiamo Heathcliff, miss.- disse, guardandola negli occhi, intensamente
Poi distolse lo sguardo mentre si avvicinavano al fioraio.

view post Posted: 3/11/2009, 18:46 Immagination - St James Park
[ Heathcliff Earnshaw ]

Il cielo sembrava stare a cavallo fra due scelte. Sole o nuvole? Non sapeva decidersi, ancora.
Come Heathcliff Earnshaw, appena arrivato a Londra.
Pardòn, appena tornato a Londra, per esser più precisi..
Non volle subito arrivare al sodo, non volle subito recarsi alla Russell's Mansion, che era il suo motivo di ritorno, dopotutto
Voleva prendersi del tempo per pensare, ancora. Come se i pensieri durante il viaggio non erano bastati.
Era ancora indeciso, non sapeva se il suo cuore avrebbe retto ad una tale decisione.
Tramare, cospirare, ingannare..Reprimere la sua libertà e costringersi a recitare un ruolo...
Cielo!, cosa può fare la vita ad un uomo!
Può cambiarlo radicalmente, come era successo al nostro caro Heathcliff.
Passeggiava per St.James Park, uno dei suoi parchi preferiti.
Ricordava che da piccolo passava le domeniche pomeriggio proprio lì, osservando e ammirando la natura.
Provò nostalgia rivedendo i luoghi in cui aveva vissuto per tanto tempo..provò nostalgia per quello che era.
E che non sarebbe stato più.
Era così perso nei suoi pensieri che quasi inciampò, scontrandosi con qualcosa.
Abbassò lo sguardo, riprendendo l'equilibrio.
E si accorse di essersi scontrato con delle graziose scarpette.
La proprietaria era una giovanissima fanciulla, seduta sulla panchina con espressione beata.
Mi perdoni- disse subito, scusandosi- Questo parco ha la capacità di far perdere chiunque nei propri pensieri- aggiunse, quasi a giustificarsi.
view post Posted: 3/11/2009, 18:34 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Si chiese quanto potesse essere dura la vita per miss Elinor.
Sembrava essere sofferente, come se rinchiusa in una gabbia o peggio.
Ed era un destino comune fra le donne, lo sapeva.
Eppure..era la prima volta che osservava una donna cosi..cosi aspirante alla libertà.
Finora aveva soltanto frequentato qualche nobildonna, ma in modo sporadico..
E poi c'era stata Rosamund.
Ma lei aveva sempre adorato la sua vita, non sentiva il corpetto stringerle troppo, quasi a non farla respirare. S'era sempre trovata a suo agio nei salotti da thè e nei ricevimenti.
Elinor era..una scoperta, e risultava interessante come una qualsiasi cosa nuova, si intende.
Quindi si disse che forse era perchè sapeva di nuovo che lo colpiva con cosi tanto impeto..
Aggrottò appena le sopracciglia scure, gettando ombra pesante sugli occhi spettrali, che continuava a tener fissi su quell'esile figura.
"Non si dovrebbe mai lasciare solo qualcuno"
E subito diventò apatico.Era stato abbandonato, lui..capiva perfettamente cosa intendesse la signorina.
Si chiese se anche lei avesse avuto questo spiacevole inconveniente. Avevano abbandonato anche lei?
Cominciò a dubitare dei suoi propositi. E quasi non se la sentì più di usarla, cosi spudoratamente..
Ma fu un momento breve, insignificante, e subito riprese a controllare le proprie emozioni.
I fiori, miss?- le chiese con un ghigno accennato.
E quali avete intenzione di acquistare, se permettete?- chiese con un velo di curiosità.
Quasi volesse capire che tipo di persona fosse a seconda del fiore scelto.
Le offrì il suo braccio, per camminare. Ancora si comportava come un gentiluomo, e non come un servo.
view post Posted: 1/11/2009, 22:17 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Quel volto orgoglioso, quegli occhi duri che tentavano quasi di esser indifferenti..
Era adorabile.
Heathcliff non si rendeva conto che con questi piccoli apprezzamenti quasi toglieva la maschera fredda e scostante che aveva.
Non se ne rendeva conto ma..diamo tempo al tempo, no?
Mentre Elinor osservava il cielo lui..osservò lei.
A lungo, con intenzione e convinzione. E si ritrovò a vederla davvero bella.
Storse le labbra, cacciando via questo pensiero.
Era semplicemente una bella giovane, nulla di più.
Sorrise ancora quando gli disse che sarebbero andati a piedi
Ottima scelta, decisamente. Lui odiava le carrozze, le trovava esagerate.
Se si avevano le gambe, perchè non si camminava?
"Anche a costo delle lacrime"
Si bloccò, voltandosi a guardarla stupito.
E sentì quella frase farsi strada nel suo cuore, come se fosse la più dolce e malinconica poesia.
Nel caso in cui il cielo nno riuscirà a trattener più la sua tristezza..-disse con un sorrisetto accennato mentre apriva il cancello e usciva dalla Russell Mansion
Avremo di cui ripararci, non si preoccupi- le disse ancora, indicando l'ombrello che teneva quasi fosse un bastone da passeggio.
E si disse che i suoi modi erano troppo educati e altolocati..
view post Posted: 1/11/2009, 21:47 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Molto bene..-si disse, con un lieve sorriso.
La gente non si offende mai se non interessata, ovviamente si intende la gente normale.
E doveva aver fatto un certo effetto alla signorina, se ella si riservava di portargli rancore.
Era un qualcosa di positivo. Aveva già creato un legame, per quanto di dimensioni infinitesimali..
E non s'era nemmeno sforzato. Si disse che non sarebbe stato difficile entrare nelle grazie della dama
C'era affinità fra loro, era innegabile. Se ne era accorto in biblioteca..
Avrebbe sfruttato tutto ciò a suo vantaggio.
The ends justify the means, no?
Perciò si finse appena stupito da quel comportamento e dalla freddezza improvvisa della giovane.
Chiuse il portone dietro di sè mentre la precedeva aprendole il cancello.
Desidera la carrozza?O preferisce andar a piedi?- chiese mentre percorrevano il giardino ben curato della proprietà.
Guardò un attimo il cielo, portando gli occhi in alto.
E vide ancora il cielo coperto e nuvoloso, quasi minaccioso.
Probabilmente sarebbe piovuto di lì a poco.
Si era infatti premurato di portar con sè un ombrello, nella sfortunata evenienza che si fossero trovati in mezzo al diluvio.
view post Posted: 1/11/2009, 20:23 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Svolse le sue faccende silenzioso e accondiscendente, mantenendo sempre uno sguardo serio e impeccabile.
Si sentiva controllato, dal maggiordomo si intende.
Che il conte Russell non si fidasse nel nuovo arrivato?
Doveva temere di esser stato scoperto?
Ma si disse che era naturale che lo seguisse, in fondo era solo il suo primo giorno lì
Non doveva esser paranoico e veder pericoli ovunque.
Eppure era inevitabile aver paura. Quando sai di far qualcosa che non andrebbe fatto ti assalgono i dubbi.
E i sensi di colpa, i terribili nemici di ogni uomo.
Eppure doveva farlo, non aveva rimpianti. O almeno, non si permetteva di averli.
Il tempo passava e continuava ad aver incarichi molto stupidi e dozzinali. Non era schizzinoso, però
E accettava tutto, dimenticando per un attimo ciò che era, un conte.
E il farsi dar ordini continuava a pesargli davvero nell'orgoglio.
Poi, un nuovo ordine improvviso.
Aggrottò le sopracciglia, per poi concedersi un sorrisino. Si mise un lungo soprabito scuro, per essere elegante.
In fondo era un servo dei Russell, doveva esser visto vestito bene
Si incamminò sicuro verso l'ingresso e si fermò ammirando la figura che aspettava, decisamente contrariata.
Chissà cosa le frullava per la testa..
Si chiese se fosse offesa per il modo in cui s'era congedato. Si disse che l'avrebbe scoperto presto.
Perdoni l'attesa..- aprì il grande portone facendole cenno d'uscire.
Buongiorno- disse educato. Poi si concesse un sorriso- di nuovo
view post Posted: 1/11/2009, 19:07 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Doveva fare passi piccoli, con la signorina.
E s'era reco conto che, durante quella conversazione, ne aveva fatto uno fin troppo grande.
Non era abitudine dei servi fermarsi ad interloquire cosi a lungo con i propri padroni, soprattutto ad interloquire di fatti mondani e argomenti non inerenti al proprio lavoro.
Non era cosa da fare, ecco.
E poi..sentiva che avrebbe voluto continuare quella conversazione, come se gli importasse delle sensazioni e dei pensieri di quella giovane dal viso intelligente e molto affascinante.
Ciò non doveva accadere. Doveva esser freddo, e so di ripetermi dicendo sempre questo concetto.
Ma era una sua costante, dobbiamo ricordarla..e ricordargliela quando ve ne è il bisogno.
Fortunatamente quella mattina se ne accorse da solo, e si alzò, congedandosi in fretta, rimanendo però nella stanza in attesa che gli fosse dato il permesso di allontanarsi.
Vide sorpresa o stupore nello sguardo della fanciulla, che subito diventò fredda e scostante.
Sorrise appena, e la capì. Anche lei, proprio come lui stesso, s'era lasciata trasportare dall'impeto.
E anche lei non riusciva a capacitarsene.
Con permesso- si inchinò voltandosi e incamminandosi verso la porta.
La richiuse dietro di sè ed una volta fuori dalla biblioteca si concesse un sospiro.
Non era sicuro che quella loro comunanza fosse un bene. Poteva esser pericoloso, aver realmente qualcosa in comune con quella giovane.
Oppure..poteva semplicemente aiutarlo ad avvicinarsi a lei.
Ora però sapeva che avrebbe dovuto esser più libero con lei, dato che in fondo era questo che voleva la contessina.
"Avete portato la colazione a miss Elinor, Heathcliff?"- gli chiese il maggiordomo
Heath colto alla sprovvista quasi si spaventò ma si riprese e subito dopo sorrise.
Certamente- rispose, mentre ripeteva lo stesso nome in testa, immagazzinandolo, facendolo suo.
Elinor...
view post Posted: 31/10/2009, 22:52 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Trovava la compagnia di quella signoria assai piacevole.
E solo dopo averlo pensato si accorse che in fondo era lui a far compagnia a lei, una giovane donna sola..
Sola, cosi tanto da dover ordinare ad un servitore di starle accanto.
Se avesse avuto un pò di interesse per lei, Heathcliff avrebbe provato molto dispiacere per la situazione.
Ma il suo cuore era freddo e se guardava alla situazione triste della giovane lo faceva solo vedendone un vantaggio.
Era più facile, a detta sua, influenzare qualcuno che non ha nessun altro a cui aggrapparsi.
Bastava inchiodarla a sè, e il gioco era fatto.
E non provava rimpianti o dispiaceri per questi pensieri.
Aveva uno scopo ed era pronto a tutto per portarlo a compimento.
La vide molto partecipe della discussione e non fu affatto un impresa per lui comprendere che non era affatto come le altre nobildonne.
Aveva qualcosa in più, forse la sua stessa voglia di evadere.
Decise di non pensare a quest'unica cosa che li accomunava.
Doveva esser freddo, distaccato, ma servizievole.
non un amico, un confidente, qualcuno con cui discutere della cronaca mondana
"Milord", lo chiamava cosi. Ancora una volta, lo trattava come un suo pari.
E la cosa un pò lo metteva a disagio..
Che si notasse la sua origine nobile? Che lei avesse capito?
Poi pensò che era tutto da ricondurre a ciò che è stato scritto prima, ovvero che si sentiva sola e tendeva ad avvicinare chiunque a sè.
Sorrise quando la donna si ritrovò d'accordo con lui.
Capitava raramente che qualcuno condividesse le sue opinioni e si sentì quasi gratificato.
Aggrottò la fronte, al disprezzo che aleggiava dalle parole della Miss.
Voi dite? Quale persona vorrebbe mai esser ricordata come il fautore di tali misfatti? Credo di non trovarmi d'accordo con voi, miss- disse sommessamente, quasi a scusarsi di non essere in sintonia con la sua idea.
Non so dirvi quale sia lo scopo di tale assassino. Sta di certo che una mente razionale come la nostra non può arrivare alla conclusione di tale quesito. In fondo il nostro assassino deve avere una mente distorta, di conseguenza i suoi ragionamenti sono impossibili da seguire per noi.
Si accorse di esser stato troppo eloquente.
Cosi si alzò, velocemente, inchinandosi.
Perdonatemi, voi dovreste fare colazione, io vi importuno inutilmente
view post Posted: 31/10/2009, 22:15 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Trovava fastidioso dover porsi a quella maniera servile.
Dopotutto era un conte, in rovina certo, ma pur sempre un conte.
E non era abituato a ricever ordini, da nessuno
Era sempre stato un giovane spensierato, libero e forse anche per questo malvisto dalla società.
Veniva considerato troppo libertino, solo perchè semplicmente non prestava attenzione a tutti i dettami dell'etichetta.
E' sempre stato fiero di questo suo esser distaccato dal resto della società, quasi a volersi estraniare da ciò che era comune.
E adesso si ritrovava a dover subire gli ordini di una famiglia che odiava, a far compagnia ad una giovane che altro non era che la figlia del suo acerrimo nemico.
E anche se a prima vista la giovane gli fece simpatia, non poteva evitare di guardarla con un certo distacco.
Continuò a leggere l'articolo sul ballo a Blanchard quando fu interrotto dalla risata della signorina.
Rimase interdetto, non capendo.
Forse, anzi, probabilmente non era una di quelle giovani dedite ai pettegolezzi da salotto o da sale da thè.
Pensò che fosse un pregio, se tale caratteristica le apparteneva. E si ritrovò quasi a stimarla per questo.
"Torni indietro e si sieda"
Si sieda? Non poteva farlo..eppure era un ordine.
La guardò spaesato, indeciso sul da farsi.
Pooi scostò da vicino al tavolo scuro una sedia e vi si sedette, sommessamente, composto.
E si sentì un pò più a suo agio, come se lo stesse trattando da suo pari.
Cosa che in fondo era effettiva, ma come poteva saperlo lei?
Sorrise della sua domanda, contento e sorpreso che chiedesse il suo parere.
Doveva sentirsi davvero solo, non c'era altra spiegazione.
Eccellente..-si disse.
Ritengo che i giornalisti siano tali quando riescono a fornir le notizie nel modo a noi più gradito- cominciò guardandola con un sorriso.
Si avvicinò appena, di pochissimo, come a dirle una confidenza.
Ovvero facendo di tutto per farci sentire al sicuro
Sorrise, convinto della sua idea, sperando però di non aver impressionato la sua interlocutrice
Credo dunque che se davvero l'assassino uccidesse esclusivamente donne dissolute, l'editore l'avrebbe presentato più come un paladino della purezza
Concluse il suo discorso, tenendo ancora il giornale fra le mani.
E voi? Avete riflettuto a riguardo?
view post Posted: 31/10/2009, 21:19 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Trovò il comportamento della signorina abbastanza ambiguo.
In fondo era un semplice servitore, non si capacitava di tutta questa confidenza che subito ricevette.
Ma non fece domande. Sia perchè non gli era concesso, sia perchè la cosa gli risparmiava molto lavoro.
In fondo era lì per un motivo, e la giovane figlia del conte Russell poteva giovargli.
La sua amicizia, se mai fosse riuscito ad ottenerla, avrebbe potuto esser un legame prezioso e utile.
La vide sorridere appena, nasconendosi quasi come tutte le signorine quando cercano di eludere l'attenzione dalle loro guance che lentamente si imporporavano.
Heathcliff dal canto suo aveva sempre trovato adorabile il rossore che spesso e volentieri ricopriva le guance delle dame.
La sua Rosamund, che mai era stata sua a dire il vero, arrossiva spesso.
Se lo ricordava bene.. Ad ogni poesia che le dedicava, ad ogni fiore regalatole, ad ogni amorevole complimento..arrossiva.
Ed Heathcliff si ritrovava spesso a sognarla cosi.
Sospirò impercettibilmente. Perdersi nel passato non era appropriato, in quel momento.
"Lei è un buon osservatore"
Sorrise appena, facendo un lieve ghigno e piegando appena il capo, quasi ad assentire.
Trovo dilettevole cogliere i particolari delle cose- si spiegò, velocemente, sempre piegando appena in avanti la testa, in segno di cortesia.
Annuì alla sua domanda sul leggere il giornale.
"La prego, così potrò far finta di non averlo già fatto."
Sorrise, abbassando il capo, per quella frase fin troppo confidenziale. Si disse che era meglio non rispondere a quella confidenza.
Si schiarì appena la voce e diede un'occhiata approfondita al Times. Era del giorno prima
Probabilmente la signorina non era riuscita ad avere il giornale del giorno.
Storse le labbra, di nuovo, leggendo la prima pagina.
Mi duole esser lettore di tali notizie- le disse alzando un sopracciglio, gli occhi fissi sul giornale.
Il giornale riporta nuovamente la notizia dell'assassinio avvenuto qui a Euston Road. Sembra che non riescano a trovare il colpevole- disse più a sè che a lei.
Poi sorrise, riprendendosi.
Meglio che io le legga la prossima pagina- disse, come a volerle dare una notizia migliore.
Storse ancora le labbra.
Qui invece viene menzionato il ballo di Maggio che s'è tenuto ieri sera a casa Blanchard..Se permettete, anche questa notizia direi che è di poca rilevanza- e sorrise appena, sornione, al ricordo della gente noiosa e finta che si icnontrava ai balli.
view post Posted: 31/10/2009, 20:46 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

Fissava da fuori la finestra la strada lunga e dritta, la Euston Road.
Era la via in cui anche lui aveva risieduto fin da bambino.
Si chiese cosa fosse accaduto alla sua proprietà. Vi ci si era stabilito qualcun altro? O era ancor vuota?
Il pensiero di un estraneo che s'aggirava indisturbato fra i corridoi in cui lui aveva passato le sue giornate lo infiammava.
Perciò chiuse gli occhi, per un attimo, spostando lo sguardo altrove, non osando più tornare alla finestra grande e dalla vista dolorosa.
Si guardò intorno osservando la meraviglia di quell'immensa biblioteca.
Si trovava nell'ala ovest della stanza, una stanza colma di libri, ne era sicuro, d'ogni genere.
Aveva avuto anche lui la sua biblioteca, ma era ben misera rispetto a quella che si presentava davanti ai suoi occhi opachi
Sorrise appena, e pensò che sarebbe stato felice di leggere qualcuno di quei libri.
Ma era decisamente impossibile.
"La prego Milord..Rimanga"
Accigliato affinò lo sguardo puntandolo sulla giovane, puntandolo finalmente sul viso della dama.
E ne rimase..affascinato. Era assai graziosa, dai lineamenti quasi marcati, eppure armonici al tempo stesso.
E quegli occhi, cosi pieni e diversi dai suoi, lo disarmarono.
Si sentì confuso, ma si riprese,sorpreso stavolta dalla richiesta- o per meglio dire dall'ordine- della giovane.
Come desiderate- disse con la sua voce profonda, al tempo stesso nquietante.
Non si capiva mai quale tonalità volesse dare alle parole. Sembrava quasi che parlasse per il dovere di farlo. Non per altro.
"A volte la solitudine ferisce, non trova?"
Sorrise appena, a quel sussurro quasi sconveniente, poichè implicava una confidenza che non c'era.
Quanta malinconia nelle vostre parole..-disse non riusendo a trattenersi.
Se non oso troppo nel dirlo.- si affrettò a dire, come a scusarsi.
Eppure prese la rivista che la signorina gli porse, una rivista che a dire il vero non avrebbe dovuto avere.
Ne sorrise e apprezzò il fatto che la figlia del conte valorizzava l'informazione.
Guardò il giornale, lesse in mente il titolo in prima pagina e sospirò.
Desidera che le legga la prima pagina?
view post Posted: 31/10/2009, 20:12 Russell Mansion - Euston Road
[ Heathcliff Earnshaw ]

La porta della biblioteca era davvero sfarzosa, decorata con intarsiature a motivo floreale, di una tonalità più scura rispetto al mogano del legno.
Ma Heathcliff non se ne accorse. Guardava la porta certo, ma non se ne accorse.
Era perso nei suoi pensieri, con quel suo sguardo severo e pensoso che spesso appariva sul suo viso.
E pensava al giorno prima, a come era stato accolto in casa.
Era stato assunto e aveva conosciuto il maggiordomo della casa, l'unico che gli fu presentato come superiore.
Ovviamente non ebbe il privilegio di incontrare il signore, il conte Russell. Sapeva che un semplice servo non sarebbe stato accolto dal padrone, ma in cuor suo sperava di vederlo.
Non sapeva i lineamenti del suo viso, nè il tono della sua voce, nè le sue abitudini. Eppure lo odiava. Già lo odiava.
Non avrebbe mai potuto dimenticare il torto subito a causa di quell'uomo..un gentiluomo..!Ah! Scempiaggini. Un gentiluomo non porta alla rovina un altro uomo rispettoso.
Eppure questo accadde. E Heathcliff si stava comportando di conseguenza.
In maniera corretta o sbagliata?Questo non so dirvelo. So solo che è quello che sentiva, e perciò vi pregherei di non giudicarlo nelle sue azioni.
"Entri, di grazia".
Fu sorpreso all'improvviso da quella voce, si riscosse e spinse con una mano la maniglia della porta sfarzosa.
Lentamente entrò nella stanza, con lo sguardo basso, attento a non incrociare gli occhi della signorina sin da subito.
Non era educazione.
Si richiuse la porta alle spalle, si inchinò e prese a camminare verso la poltrona austera e rosso carminio su cui era accomodata la giovane.
Lentamente mise a fuoco la sua immagine, in modo veloce e sommario, e si disse che era molto giovane.
Non c'era nemmeno il bisogno di vederne il viso per capirlo
Con permesso, miss. La sua colazione.- disse poggiando delicato il vassoio sul tavolino scuro poco distante dalla poltrona.
Rimase lì, in piedi, guardando fisso davanti a sè, aspettando di esser congedato.
view post Posted: 31/10/2009, 19:42 Immagini per Avatar. - I Personaggi
salve a tutte^^
potreste inserire anche questi due personaggi per favore?^^
tra gli uomini
- Somerhalder Ian ( il pg è Heathcliff Earnshaw)
tra le donne
- Knightley Keira ( il pg è Elinor A. Russell)
grazie ancora
28 replies since 25/11/2007