| [ Heathcliff Earnshaw ]
Trovò il comportamento della signorina abbastanza ambiguo. In fondo era un semplice servitore, non si capacitava di tutta questa confidenza che subito ricevette. Ma non fece domande. Sia perchè non gli era concesso, sia perchè la cosa gli risparmiava molto lavoro. In fondo era lì per un motivo, e la giovane figlia del conte Russell poteva giovargli. La sua amicizia, se mai fosse riuscito ad ottenerla, avrebbe potuto esser un legame prezioso e utile. La vide sorridere appena, nasconendosi quasi come tutte le signorine quando cercano di eludere l'attenzione dalle loro guance che lentamente si imporporavano. Heathcliff dal canto suo aveva sempre trovato adorabile il rossore che spesso e volentieri ricopriva le guance delle dame. La sua Rosamund, che mai era stata sua a dire il vero, arrossiva spesso. Se lo ricordava bene.. Ad ogni poesia che le dedicava, ad ogni fiore regalatole, ad ogni amorevole complimento..arrossiva. Ed Heathcliff si ritrovava spesso a sognarla cosi. Sospirò impercettibilmente. Perdersi nel passato non era appropriato, in quel momento. "Lei è un buon osservatore" Sorrise appena, facendo un lieve ghigno e piegando appena il capo, quasi ad assentire. Trovo dilettevole cogliere i particolari delle cose- si spiegò, velocemente, sempre piegando appena in avanti la testa, in segno di cortesia. Annuì alla sua domanda sul leggere il giornale. "La prego, così potrò far finta di non averlo già fatto." Sorrise, abbassando il capo, per quella frase fin troppo confidenziale. Si disse che era meglio non rispondere a quella confidenza. Si schiarì appena la voce e diede un'occhiata approfondita al Times. Era del giorno prima Probabilmente la signorina non era riuscita ad avere il giornale del giorno. Storse le labbra, di nuovo, leggendo la prima pagina. Mi duole esser lettore di tali notizie- le disse alzando un sopracciglio, gli occhi fissi sul giornale. Il giornale riporta nuovamente la notizia dell'assassinio avvenuto qui a Euston Road. Sembra che non riescano a trovare il colpevole- disse più a sè che a lei. Poi sorrise, riprendendosi. Meglio che io le legga la prossima pagina- disse, come a volerle dare una notizia migliore. Storse ancora le labbra. Qui invece viene menzionato il ballo di Maggio che s'è tenuto ieri sera a casa Blanchard..Se permettete, anche questa notizia direi che è di poca rilevanza- e sorrise appena, sornione, al ricordo della gente noiosa e finta che si icnontrava ai balli.
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