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| | « Il Fine Giustifica i Mezzi » Nome: Caris Maya
Cognome: Curthrose
Sesso: Femminile
Età: 23 Anni
Aspetto fisico: È alta circa 160 centimetri, una media più che buona, specialmente per il periodo in cui vive. Ha un fisico estremamente asciutto e spigoloso, molto magra ma non tanto da sembrare anoressica; non rivelerebbe però a nessuno il suo peso, così come la sua età. ( Non sono cose convenienti da chiedere ad una signorina..! )
Pelle chiarissima, come si conviene ad una nobile del suo rango, e zigomi molto alti; il viso incorniciato da lunghi capelli corvini, di natura lisci, ma acconciati sempre diversamente, per seguire la moda dell’epoca e per non essere mai ripetitiva. Al centro di un viso liscio ma non scavato, due occhi scurissimi, così scuri da distinguere a fatica l’iride dalla pupilla; occhi seri, severi ed indagatori. Naso sottile, sotto cui spiccano due labbra rosee, carnose, invitanti al punto giusto, che sono la parte del suo fisico che più attrae gli uomini.
Carattere ed Interessi: Abituata ad essere sempre servita e riverita, si aspetta che la gente faccia sempre ciò che desidera, sebbene l’aggettivo ‘viziata’ non rientri nel suo personale vocabolario. Estremamente determinata e cocciuta, guarda il mondo dall’alto in basso. Si ritiene sempre un gradino sopra tutti i nobili e parecchi altri sopra il resto del mondo. Femminista per principio, è contro la discriminazione, sebbene per lei questa parola abbia un significato molto ideologico: si applica alle donne nobili, che devono essere rispettate e devono poter partecipare alla vita politica. Non di più.
Detesta tutte quelle le donne che, per facili costumi o altro, infangano il buon nome della categoria femminile che lei, nei termini già spiegati, difende a spada tratta.
Ama la letteratura e il pensiero filosofico romantico, tanto da scrivere di tanto in tanto racconti di quel genere.
Estremamente compita con l’alta società, sa essere spietata con chiunque altro. E' in grado di mettere soggezione, volendo e di creare scompiglio. Appare sempre disposta alla chiacchera, a ‘civettare’ con gli uomini o a conversare d’arte e letteratura, ma è assai raro capire quando lo stiafacendo per puro diletto o mera finzione.
Professione: -
Armi possedute: Spilloni per i capelli, che a modo loro possono essere considerati armi convincenti.
Altro: Spesso pubblica i romanzi che scrive sul Times, sotto falso nome, aiutata da un giornalista di sua conoscenza, Michael Carlise, che considera una scribacchino da quattro soldi.
Nobile di nascita, unica erede di Lord e Lady Curthrose, famiglia molto rispettata in città. I genitori, assai facoltosi, le hanno impartito lezioni in casa, con un'istitutrice privata, evitando di mandarla nelle scuole che, pur offrendo un'istruzione di alto livello l'avrebbero portata a conoscenze indesiderate. Ha ricevuto tra le altre cose, lezioni di francese, di cui ora conosce una rudimentale infarinatura, e di bon-ton, per le quali sa essere ora compita e ferrea alle regole della società.
Circa tre anni proma conobbe il più famoso Dandy di Londra, Dorian Gray ed inspiegabilmente, probabilmente attratti dai reciproci discorsi, entrò nelle sue grazie. Costituivano una strana coppia insieme, sembravano l'opposto l'uno dell'altro.
Si incontrarono in un salotto sebbene nessuno dei due ricordi esattamente da chi fosse stato organizzato; difficile dire cosa fece scattare la scintilla ma i due si frequentarono molto, scambiandosi pareri, consigliandosi e discutendo. Si poteva dire che Dorian corteggiasse la nobilotta che non sembrava affatto dispiaciuta dalle sue attenzioni. Non ci fu mai niente di fisico tra loro, ma avrebbero quasi potuti definirli amanti tanta era il loro coinvolgimento spirituale. Fu probabilmente questo a spingere il Dandy a rivelarle il suo più grande segreto, dopo essere venuto a conoscenza della posizione della ragazza sulle donne di strada. Oggi Caris è l’unica persona ancora in vita a conoscenza della doppia vita del giovane, sfrenato assassino delle ragazze di Miller’s Court; lo aiuta a scegliere le sue vittime, gli crea alibi e lo sostiene, sebbene non abbia mai voluto partecipare in prima persona ad uno degli atti brutali del dandy. Sembra essere convinta che l’operato di Dorian non sia altro che un lavoro di purificazione dal male che attanaglia la Londra nel diciannovesimo secolo.Edited by Flynn - 14/4/2009, 12:51 | | | |
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