Night flame, 12 Maggio - Notte - Bel tempo

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Dark_Dreamer
view post Posted on 11/11/2008, 21:37




[Victoria Ann Freez]

Quella notte il cielo pareva un liscio tessuto blu tempestato di diamanti brillanti, l'uno più luminoso dell'altro, con al centro un meraviglioso opale luminescente: la luna piena.
Pensò alle leggende che volevano che nelle notti di luna piena alcuni uomini si trasformassero in lupi mannari. Era sempre stata affascinata da quei racconti che parlavano di questi argomenti più fantasiosi che altro. Sapeva che non esistevano queste cose, ma le amava come se lo fossero. Guardò di nuovo il cielo, ammirando la luna che irradiava una luce argentata che illuminava le strade, gli edifici e persino lei stessa. Sorrise leggermente, continuando a camminare lungo una via di cui non ricordava il nome, eppure passava di lì molto spesso. Cercò di ritrovare il ricordo che cercava nella sua testa, ma non ci riuscì. Più lo cercava e più pareva allonatanarsi e farsi sbiadito. Non rammentava davvero quel nome che pronunciava anche spesso. Smise di pensarci, proseguendo per la sua strada finchè non si fermò davanti ad un edificio di cui aveva spesso sentito parlare: Miller's Court.
Strano che riuscisse a ricordare quel luogo, ma non la via. Decise di non pensarci più e si avvicinò di più all'edificio. Mentre muoveva qualche passo in quella direzione le parve di scorgere qualcuno nell'oscurità di quella notte apparentemente serena.

SPOILER (click to view)
Per Mione!

 
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.Mione.
view post Posted on 11/11/2008, 22:54




{James Volkov}

Era appoggiato al muro del Miller's Court. Come al solito era uscito per fumare. Non che nel bordello non potesse farlo, ma fumare sotto il cielo notturno aveva un fascino tutto suo. Stava osservando la luna e le stelle. In un certo periodo della sua vita, aveva avuto dieci - dodici anni, si era intestardito che sarebbe diventato un grande astronomo e aveva passato mesi e mesi a studiare tutti i volumi di astronomia che riusciva a recuperare. Aveva imparato i nomi di tutte le stelle e di tutte le costellazioni e ancora oggi riusciva a scorgerle tra la miriade di puntini luminosi in cielo. Non tutte, ma le più importanti sì. Fu distratto dalla sua contemplazione della volta celeste da un rumore di passi. I suoi occhi scorsero una figura, all'apparenza femminile, che si stava dirigendo verso Miller's Court.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 12/11/2008, 09:38




[Victoria Ann Freez]

Un uomo era intento a fumare una sigaretta osservando il cielo, ma si accorse di lei e la guardò mentre si avvicinava. Le piaceva essere osservata, proprio per quel motivo rese il suo andamento più sinuoso e sensuale. Provocare era un impagabile divertimento per lei. Ancheggiava leggermente, aiutata dagli alti tacchi neri, abinati ad un abito blu notte molto corto che le ricadeva sui finchi come un tutù da ballerina. Il vestito lasciava poco all'immaginazione. La parte superiore era formata da uno stretto corpetto, ricoperto di lustrini argentati, che le fasciava il petto stringendole molto il seno; la parte inferiore era costituita da una gonna leggera e decisamente corta, che le copriva a malapena i così detti 'limbi tabù di una donna'. L'intero abito era di un particolare tessuto che sembrava quasi scamosciato.
Rivolse all'uomo un sorriso malizioso, inarcando leggermente le sopracciglia nel farlo. I morbidi ricci scarlatti lle ricadevano lungo il viso, arrivandole fino al limitare del collo con le spalle. Si avvicinava lentamente e, quando finalmente fu lì davanti a lui, assunse una posa sfacciatamente provocante.
"Anche voi ammiravate la volta celeste?" il suo era un velato riferimento a se stessa, il suo abito pareva esattamente un cielo stellato. Aveva colto il suo doppio senso?
 
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.Mione.
view post Posted on 12/11/2008, 22:04




{James Volkov}

Inclinò leggermente la testa da un lato, continuando a fumare placido. Aveva gli occhi socchiusi mentre osservava la ragazza avviciniarsi - come un felino che punta la sua preda - come a volerla valutare. Di certo per come ancheggiava e per l'abito che portava non doveva essere una di quelle signorine per bene che a volte bazzicavano da quelle parti nella prima serata in cerca di forti emozioni. E poi dicono che sono solo gli uomini a tradire e ad avere comportamenti immorali. Sorrise, quasi gli venne da riderle in faccia. Avrebbe voluto dirle che non aveva bisogno di essere maliziosa o provocante con lui, vi era così abituato che ormai non ci faceva più caso, ma si limitò a risponderle con un sorriso sornione.
"Quale delle due? La volta celeste sopra di noi, o la vostra?" fissò il suo abito blu notte con i lustrini argentati, soffermandosi prima sul seno e poi sui fianchi della donna, per poi tornare a guardarla negli occhi.
"Sono entrambe molto interessanti, comunque"
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 12/11/2008, 22:42




[Victoria Ann Freez]

Sorrise compiaciuta per quelle parole schiette e per quello sguardo impuro. Aveva trovato la persona giusta per passare la serata.
Mosse qualche passo verso l'uomo, come un felino che si avvicina per fare le fusa. Poi gli si accostò al viso, sussurrandogli all'orecchio: "Per questa sera meglio pensare alla volta più vicina e più... calda.."
 
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.Mione.
view post Posted on 12/11/2008, 22:49




{James Volkov}

Sorrise sfacciatamente quando si avvicinò a lui e gli sussurrò all'orecchio. Era questo che amava di un certo tipo di donna, poca fatica, poche parole e tanti fatti. Gettò a terra la sigaretta ancora a metà, ormai vi aveva perso interesse. Le cinse la vita con le braccia, senza attirarla a sè, per il momento.
"Che ne dite di portare questa calda volta celeste in un posto altrettanto caldo?" Se quella domanda potesse dare adito a qualche doppio senso sinceramente non ci pensò. Lui pensava solo ad una delle stanze superiori del Miller's Court e al suo comodo e largo letto.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 12/11/2008, 22:58




[Victoria Ann Freez]

Rise divertita, non aveva sbagliato pensando di aver trovato ciò che cercava per quella notte. Sorrise con malizia quando lui le circondò la vita con le braccia.
"Certi inviti non si rifiutano mai.." rispose con voce bassa e leggermente roca. Quell'uomo era di bell'aspetto, decisamente affascinante e per una mangiauomini come lei era l'ideale per una notte e via... magari anche più di una...
 
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.Mione.
view post Posted on 14/11/2008, 12:07




{James Volkov e Hope Whitehands}

Donna interessante, pensò mentre le sorrideva malizioso e sempre tenendola stretta a sè con un braccio intorno alla vita la conduceva all'interno del bordello. Pensò che fosse meglio avvisare Hope che si riservava una stanza al piano di sopra tutta per lui. Non aveva intenzione di veder irrompere nella camera qualche loro dipendente con un cliente.
La scorse in uno dei salottini privati del piano terra, intenta ad affascinare non uno, bensì due gentiluomini. Le fece un fichio per attirarne l'attenzione e quando lei - fulminandolo con un'occhiataccia - le fissò le fece cenno di avvicinarsi. Solo la presenza di Victoria accanto a lui le fece scusare con i suoi ospiti e la fece alzare.
"Che diavolo vuoi? Mi stai disturbando!" sibilò furiosa, lanciando un'occhiata di fuoco a Victoria.
Le bisbigliò qualcosa all'orecchio, qualcosa che Victoria non riuscì a sentire, ma potè vedere il viso di Hope distendersi un un sorriso furbo.
La ragazza dai boccoli color miele posò i suoi occhi ambrati sulla compagna di James, fissandola da capo a piedi e viceversa.
Hope era dotata di una bellezza rara, sembrava uscita da un dipinto o da un romanzo: il colore degli occhi e dei capelli si fondevano perfettamente tra loro a al colre lievemente ambrato della pelle. Lo sguardo aveva un tocco esotico e le labbra non erano eccessivamente rosse. Portava abiti dorati o color bronzo. Tutto in lei dava la personificazione dell'ambre e la sua voce mielosa e seducente le aveva fatto conquistare il nomignolo di Ambrosia.
"Miss" Hope si rivolse a Victoria. "State cercando un lavoro? Il Miller's Court sarebbe lieto di offrirvelo se avrete i requisiti giusti"
Lanciò un'occhiata maliziosa a James. Non le spiegò che il lavoro sarebbe stato quello di una prostituta, una prostituta d'alto rango in fondo. Immaginava che la ragazza lo immaginasse o lo sapesse.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 14/11/2008, 12:23




[Victoria Ann Freez]

Seguì James all'interno di Miller's Court, sorridendo con aria maliziosa. Si fermarono per un attimo davanti ad una stanza dove una donna splendida era intenta a intrattenere due uomini. Inizialmente aveva un'aria infuriata. Non pareva contenta della loro interruzione. Poi James le bisbigliò qualcosa che non riuscì a sentire e parve cambiare espressione. La donna le fece una proposta che non si sarebbe aspettata. Lavorare lì?
Sorrise con aria ancora più maliziosa quando sentì l'ultima parte della frase: se avrete i requisiti giusti.
La volevano come 'signorina della notte', come soleva chiamarla suo nonno. Conosceva di fama Miller's Court, anche se quella sera aveva totalmente dimenticato il nome della via in cui si trovava. Non era di certo una sprovveduta ad avvicinarsi lì, senza sapere di cosa si trattasse: un bordello in piena regola.
"Sarebbe un vero onore per me lavorare qui." si sfiorò i capelli rossi come il sangue e sbattè gli allungati occhi scuri.
Essere una sottospecie di ninfomane aveva i suoi vantaggi davvero!
Ci pensò su un secondo e si chiese se sarebbe stato quell'uomo che la teneva per la vita a verificare le sue capacità.
 
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.Mione.
view post Posted on 14/11/2008, 12:41




{James Volkov e Hope Whitehands}

La ragazza dai capelli mielati sorrise apertamente, ma senza sincerità. Squadrò ancora l'altra ragazza. Bella era bella, con quei riccioli rossi e gli occhi scuri. E James aveva l'esperienza adatta per quei tipi di colloqui d'assunzione: poche parole e tanti fatti.
"Piacere e dovere, mon ami" disse al ragazzo, dandogli un dolce bacio sulla guancia. Si divertiva a fare la sensuale con lui, scatenando la gelosia sia degli uomini che delle donne e in quel momento sperava che la gelosia fosse nata soprattutto nei suoi ospiti che la attendevano, ma il suo orgoglio sperò che almeno un minimo di gelosia o di disappunto avesse fatto capolino anche nella ragazza dai capelli rossi: le preferite di James.
Dopo aver dato una pacca sul fondoschiena del ragazzo che la guardò come se lei fosse impazzita, si abbandonò ad una risata fanciullesca e se ne tornò ancheggiando sensuale verso i suoi ammiratori, riservando un'ultima occhiata languida e seducente al fratello.
Lui alzò gli occhi al soffitto sospirando e scosse il capo divertito. Hope era davvero impossibile.
Strinse Victoria a sè e la condusse su per le scale, verso le camere superiori e verso quella che lui e Hope si erano riservati come loro camera personale. In quella le prostitute del Miller's non potevano entrare, a meno che non avessero un cliente di tutto rispetto approvato dai fratelli.
"Capirai che non possiamo assumere nessuna senza un colloquio" disse enigmatico mentre apriva la porta della stanza e invitava Victoria ad entrarvi.
SPOILER (click to view)
la descrizione della stanza la lascio alla tua fantasia ^^ mi fido della tua ispirazione! **
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 14/11/2008, 13:25




SPOILER (click to view)
Che arduo compito che mi hai dato!! Cacchio! Uhh poi non sapevo che a James piacessero le rosse XDXD


[Victoria Ann Freez]

La donna dai capelli color del miele si congedò in maniera molto singolare. Baciò sulla guancia l'uomo con cui Victoria si stava intrattenendo per quella sera e gli diede una pacca sul sedere. Socchiuse leggermente gli occhi con aria perplessa. Non poteva esserci del tenero tra i due, a meno che la donna non accettasse che il suo uomo la tradisse ogni singola notte. Le venne il dubbio di aver accettato un altro genere di lavoro per quel modo di fare della donna, ma l'idea svanì quando l'uomo la condusse verso una stanza dicendole che non potevano assumerla senza un colloquio.
Le aprì la porta e si ritrovò davanti ad un'accogliente camera da letto. Molto accogliente per i suoi canoni. A ridosso della parete di fronte a loro, leggermente spostato sulla sinistra, vi era un letto a due piazze ricoperto da un'etnica coperta dalle sfumature calde che andavano da un arancione quasi rosso, al rosso vero e proprio. Notò che era un letto a baldacchino con delle splendide tende dello stesso colore della coperta, solo che esse parevano venate di nero. Era posizionato su una spece di palchetto rialzato, che rendeva il letto, il punto più alto dell'intera camera. Alla loro destra, contro il muro laterale,vi erano un armadio ed una cassettiera in mogano, un legno di una tonalità molto scura. Spostò il suo sguardo sulla parete accanto alla porta, scrutando una scrivania molto particolare, dallo stesso taglio dell'armadio e della cassettiera, solo che le dava l'impressione che non avesse la normale funzione che le veniva attribuita in genere. Era molto ampia, con un piccolo pannello che aderiva al muro, costituito da piccoli cassetti dai pomelli neri; le gambe del tavolo parevano arricciarsi alla fine come delle corde di violino non tese.
Appesi alle pareti vi erano parecchi quadri, alcuni trattavano temi decisamente poco convenzionali ed erano proprio quelli che la ispiravano di più. Lasciò che il sguardo vagasse fino al lato sinistro della stanza, dove vi era un divano di una sfumatura di marrone prossima al rosso, quasi bordeaux. Davanti ad esso vi era una tavolino basso, col piano in vetro (o forse era cristallo?).
Si voltò verso l'uomo che l'accompagnava con aria meravigliata. Era una stanza degna di un principe.
"E' incredibile!"

SPOILER (click to view)
Ti sei pentita di esserti fidata?


Edited by Dark_Dreamer - 14/11/2008, 13:44
 
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.Mione.
view post Posted on 14/11/2008, 13:47




{James Volkov}

Rimase in silenzio osservando divertito e compiaciuto lo stupore di Victoria nel vedere la stanza. Tutte le ragazze che vi ci portava reagivano in quel modo la prima volta.
"Ambrosia l'ha arredata personalmente" non chiamava mai la sorella con il suo nome quando era con persone sconosciute o non affidabili e Victoria era ancora una sconosciuta. "Ha detto che se ci avessi pensato io sarebbe venuta da schifo, e aveva ragione" rise passeggiando per la stanza. "Solo che ha una vera e propria ossessione per il rosso quella benedetta ragazza. E per l'oriente" disse riferendosi alla coperta di fattura etnica. "Spesso dice ai suoi ospiti che viene dall'India, che suo padre era un gentiluomo inglese e sua madre una bella e sensuale danzatrice indiana. Per quel che ne sappiamo può anche essere vero" fece spallucce ed invitò Victoria a raggiungerlo sul letto. Si era già tolto le scarpe e si era sdraiato su esso, tenendosi su appoggiandosi al gomiti per poter continuare a guardare la ragazza.
"Perdonate mia sorella" le disse, svelandole così il rapporto che intercorreva tra loro. D'altronde era praticamente impossibile immaginare che James e Hope fossero fratelli: erano diversi come il giorno e la notte, sia fisicamente che caratterialmente e nessuna delle loro espressioni, nessun modo di fare, appariva analogo, esclusa forse la malizia. E in realtà James e Hope non erano per nulla fratelli, non di sangue almeno, ma erano cresciuti e si volevano bene come tali. "Si diverte a cercare di ingelosire le donne che mi porto in camera e spesso e volentieri ci riesce. Ci è riuscita anche con voi?" domandò divertito, anche se si immaginava una risposta negativa. Victoria non gli sembrava quel genere di donna insicura del proprio fascino sugli uomini.
SPOILER (click to view)
la descizione della stanza è perfetta **
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 14/11/2008, 14:09




[Victoria Ann Freez]

"La trovo una donna dai gusti eccezionali. Anche a me piace il rosso," e si sfiorò leggermente i capelli, come a voler mostrare l'evidenza del fatto. " però la mia stanza ha tutt'altre sfumature." gli sorrise con malizia, come se il suo fosse un invito a visitare il suo di letto prima o poi.
"Chissà, magari è veramente dell'India questa coperta." sfiorò con le dita il tessuto nello stesso modo in cui avrebbe accarezzato una persona. Osservò l'uomo mentre si toglieva le scarpe e si adagiava sul letto. Tolse anche le sue dal tacco vertiginoso e le fece cadere senza badare a rimetterle vicine.
Lentamente si adagiò sul letto accanto all'uomo, strusciandosi leggermente contro le coperte. Pareva quasi un movimento di danza del ventre quel suo avanzare lungo il letto. Si sdraiò sul dorso, sorridendo alla domanda dell'uomo di cui ancora non sapeva il nome. Aveva appena scoperto che la sorella si chiamava Ambrosia, ma lui?
"E' difficile che diventi gelosa, non sono possessiva con gli uomini, e loro non devono esserlo con me." si avvicinò leggermente al viso dell'uomo, sdraiandosi su un fianco ed appoggiando il capo su una mano.

SPOILER (click to view)
Quindi va bene? Volevo metterci qualcosa d'oro, visto che avevi detto che si veste solo in oro e bronzo, ma non sapevo cosa.. magari scrivendo poi qualcosa d'oro ci scapperà! Sono contenta di averla descritta bene! =)
 
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.Mione.
view post Posted on 14/11/2008, 21:44




{James Volkov}

Fece spallucce per dirle che a lui non interessava minimamente da dove arrivasse quella coperta. Sorrise però alle sue iniziali parole.
"Un giorno, forse, potrei venire a vedere la vostra stanza" replicò con falsa noncuranza osservandola mentre si toglieva le scarpe e si stendeva sul letto accanto a lui. Sensuale pensò, ma lo aveva già appurato. "Come fate a camminare disinvolte su quei cosi" mormorò distrattamente fissando le scarpe con un sopraciglio inarcato. Non aveva fatto quella domanda per nascondere l'imbarazzo della situazione, sapeva che non c'era tra di loro, semplicemente perchè era davvero curioso di saperlo anche se mai lo avrebbe capito.
"Andremo decisamente d'accordo noi. Non amo le donne gelose e di certo io non lo sono" sorrise sornione afferrando la ragazza per la vita e tirandosela sopra. "Stupiscimi e non solo avrai i migliori clienti del Miller's, ma potrai anche scegliere se accettare o meno il cliente che chiede di te" questa volta il sorriso era malizioso. "Ma ti avverto, sono un uomo poco incline allo stupore, ho visto e provato di tutto" aggiunse con aria di sfida.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 14/11/2008, 22:08




[Victoria Ann Freez]

Sorrise all'uomo che aveva intuito il suo riferimento alla propria stanza da letto e che le stava chiedendo come riusciva a camminare sui tacchi.
"Credo che sia questione di abitudine, dopo un pò il dolore ai piedi diventa normale e non si sente più."
L'uomo l'attirò verso di sè, portandosela sopra. Voleva essere stupido per concederle quelli che le parevano dei privilegi. Le sorrideva sornione, mentre la metteva alla prova nel mestiere che le riusciva più naturale.
"Allora andremo davvero d'accordo se non c'è gelosia..." con una mano iniziò ad accarezzargli il petto, lasciando che di tanto in tanto fossero solo le punta delle dita a sfiorarlo. Non voleva essere affrettata. Le aveva detto di aver provato di tutto, quindi l'importante non era ciò che faceva, ma come lo faceva. Si avvicinò al suo orecchio sussurrandogli maliziosamente: "Sarà difficile stupirvi allora..." gli mordicchiò leggermente il lobo dell'orecchio, dopo aver proferito quelle parole. ' Nessuna fretta'. Si ripetè per l'ennesima volta.
 
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79 replies since 11/11/2008, 21:37   688 views
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