Casa Shaw - Shadow of the Flower, Padrona di casa: Yvette Shaw

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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 12:10




La foto della casa arriverà appena ne trovo una che mi piace..

Flower's Shadow

James Volkov: 'Nessuno ti ha ancora dato un soprannome?'
Yvette: 'No, nessuno.'
James Volkov: 'Allora potrei dartene io uno...'
Yvette: 'Perchè no? Fai pure.'
James Volkov: 'Per me sei come un'ombra che s'insinua nella gente, ma hai una fragile apparenza, sei come un fiore delicato con la forza distruttrice di un'ombra tentatrice della notte. Per me sei "un fiore d'ombra". Ti piace?'
Yvette: 'Lo trovo perfetto.'
James Volkov: 'Flower's Shadow.'

Un ambiente confortevole e caldo.
Lo specchio della padrona della piccola casa a un piano situata proprio all'inizio della via: Downing Street n°3.

Ci sono 4 stanze:

Una cucina perfettamente attrezzata, vista la mania di Yvette per il buon cibo, arredata con mobili di perfetta fattura vittoriana. Al centro della stanza vi è un grande tavolo scuro, usato sia per mangiare, quando Yvette è sola, sia per preparare le pietanze del giorno. Proprio di fronte ad esso, a ridosso del muro opposto alla porta, c'è una stufa nera accompagnata da dei ripiani in legno dello stesso colore del tavolo. Nella parte destra della stanza vi sono tutte le credenze che contengono i cibi e alcuni dei suoi attrezzi da cucina. Incastonato nella parete sinistra vi è un camino, genericamente munito di calderone in bronzo per preparare le zuppe. Il pavimento era opaco, di un marrone tendente al rosso, in opposizione alle pareti che erano una particolare sfumatura di beige;

L'accesso alla cucina era situato su uno stretto corridoio nascosto, che portava al salone, così da non avere diretto accesso alla cucina dal salone. Quest'ultima stanza è la più grande e luminosa della casa. Munita di ampie vetrate che mostravano il periferico panorama di Downing Street.
Qui Yvette passava il suo tempo a dilettarsi nella lettura, ma anche in altre attività più particolari... Nel salone, sulla parte destra, vi era una piccola libreria, rifornita di tutti i suoi libri preferiti, comprese alcune opere di Edgar Allan Poe. Proprio al fianco di essa vi era una poltrona in velluto verde scuro, isolata da quelle che si accostavano al divano, per poter leggere in tranquillità. Accanto alla poltrona vi era una sorta di altissimo candelabro in ferro battuto nero che faceva da lampada da terra. In molti rimanevano affascinati da esso per via della sua storia e di quella delle sue candele color dell'oro. Dello stesso colore delle candele erano le cornici di alcuni quadri appesi alle pareti, non era oro vero, bensì Yvette si era divertita a dipingerle con una sua amica pittrice e appassionata d'arte. Nella stanza quadrata, a ridosso della parete opposta a quella che portava alla cucina, vi era uno splendido divano di velluto verde, i cui braccioli e "gambe" erano in tinta con le cornici e le candele. I colori principali che dominavano il salone erano contrastanti, caldi e freddi accostati insieme: verde e oro, argento e rosso... Questi ultimi due colori facevano capolino tra le tende, i cuscini ed il tappeto. Le prime erano lunghissime, rosse con dei ricami dorati e argentati, e toccavano il pavimento lucido, quasi dello stesso colore di quello della cucina, solo non tendente al rosso. La finestra su cui erano state montate le tende, si trovava esattemente nel lato opposto della stanza rispetto al divano. Era una grandissima vestrata che occupava gran parte del muro, eccezion fatta per la piccola arcata che portava al corridoio per la cucina. I cuscini sparsi sul divano erano rossi e argentati, mentre il tappeto era rosso, con una fantasia che riprendeva tutti i colori della stanza. A ridosso della parete di sinistra, opposto a quello della liberia, vi era un semplice piano a muro scuro;

Poi vi era il bagno, altra parte della casa arredata con mobili dai colori scuri. Qui, proprio di fronte al grande lavabo color del bronzo, vi era un immenso specchio, la cui cornice riprendeva il colore del lavandino. I sanitari erano di una sfumatura del bianco tendente al beige, sistemati a ridosso del muro opposto a quello del lavabo, essendo la stanza rettangolare ed essi, e il lavandino, posti a ridosso delle pareti più lunghe. Sia in bagno che in salone vi erano vasi di fiori qua e là. Nel primo vi erano sempre delle rose rosse fresche, mentre nel secondo dipendeva dall'umore di Yvette;

La camera da letto della donna era indefinibile per l'accostamento di stili diversi. Il letto era a ridosso della parete principale, sopra al quale vi era una splendida coperta che andava dal viola al nero, sfociando a tratti nel rosso, coi dei ricami argentati. Sopra al letto vi era un drappo di tessuto identico a quello della coperta, che scendeva lungo il muro increspandosi in piccole onde. Alla destra del letto vi era un armadio scuro a tre ante ed una cassettiera dello stesso colore. Dall'altra parte vi era una scrivania che aveva un pannello sulla parte superiore, che poggiava contro la parete. Per l'esattezza questo pannello era formato da tanti piccoli cassetti, che lasciavano posto al centro per un piccolo specchio. Davanti al letto vi era un soffice tappeto rossatro, quasi viola. Ed infine una miriade di dipinti, appesi sulle pareti ai lati del letto, riempivano il vuoto rimanente.

Non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, nonostante il ricco arredamento, la casa non appariva sontuosa, visto che alcuni materiali usati per i mobili, ed alcune stoffe usate per tende e coperte, non erano dei migliori. La fantasia di Yvette, però, da un tocco di eleganza all'intera casa, riuscita meglio di quanto credesse.

SPOILER (click to view)
Il discorso all'inizio non fa parte di una giocata, l'ho inventato io per spiegare il nome della casa...


Edited by Dark_Dreamer - 21/11/2008, 20:06
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 12:25




*Yvette Shaw*

Aveva appena indicato a Flavien il piccolo cancello nero in ferro battuto che portava, al breve vialetto di casa sua. Non possedeva un giardino, o comunque un qualche pezzo di terra grande abbastanza da poter fungere come tale. C'era solo quel minuscolo vialetto percorribile in pochissimi passi.
"Se mi mettete giù potrei provare ad aprire la porta." disse dopo aver recuperato un pò di razionalità, dopo essere stata praticamente cullata per tutto il tragitto fino a casa sua. Era un pò stordita, ma era più sonno quello che ora sentiva addosso. Era una sensazione piacevole, non sgradevole come quella di leggerezza che aveva avvertito fino a quel momento. Si passò una mano tra i morbidi boccoli bondi, alzando i suoi occhi color del mare in tempesta verso quelli di lui. C'era un lievissimo filo di malizia nel suo sguardo, forse per il ricordo dello sfioramento del collo. Stava decisamente meglio se riusciva di nuovo ad essere maliziosa. Abbozzò un sorriso e chiese: "Altrimenti lascio fare a voi gli onori di casa." tirò fuori il suo mazzo di chiavi dalla scollatura dell'abito color pergamena che indossava. Il corpetto la stava facendo impazzire, se lo avesse stretto poco di più il seno le sarebbe arrivato alla gola ed il suo ventre già piatto sarebbe diventato invisibile.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 13:02




[flavien dubois]
Flavien prese le chiavi dalle mani della donna, che aveva appena estratto dal suo seno.
Si abbassò leggermente tenendo ancora in braccio lei e facendo attenzione, per aprire la porta.
Nel frattempo che apriva la serratura i capelli sciolti e lunghi di Flavien ricaddero sulle parti scoperte del corpo della donna.
Sentì il click della chiave, la porta era aperta. Entrarono.Vide il letto si avvicinò ad esse e fece sdraiare delicatamente la donna su di esso, per poi allontanarsi.
"così non correrete rischi" disse sorridendole . Poi si voltò era ora di tornare a casa sua...
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 13:09




[Yvette Shaw]

Annuì a Flavien quando si diresse verso la porta chiusa della sua stanza, sulla quale c'era una piccola targhetta argentata che recava la scritta: 'Flower's Shadow'. Dopo averla adagiata sul letto le disse che sarebbe stata al sicuro lì e fece per andarsene. Yvette lo richiamò:
"Siete sicuro di non voler approfittare della mia casa per rinfrescarvi, o semplicemente per bere qualcosa, vista la fretta con cui vi ho fatto lasciare il locale per me, senza darvi l'opportunità di finire ciò che stavate bevendo?"
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 13:14




[flavien dubois]
"se per voi va bene madame restero a bere un bicchiere d'acqua in effetti ho sete, volete che prenda anche qualcosa a voi?" Flavien gli risrvò un sorriso dolce.
Si era preso a cuore quella situazione forse perchè lei con quei capelli biondi come un angelo gli ricordava il suo primo amore.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 13:44




[Yvette Shaw]

"Si, gradirei un bicchiere di tè. E' così strano rimanere a letto dentro casa mia e aspettare che qualcuno vaghi per la mia cucina alla ricerca di ciò che gli serve. Mi sento quasi maleducata, forse più inutile direi. Comunque la cucina è la prima porta a destra nel piccolo corridoio da cui si ha accesso dal salotto. Grazie per quello che state facendo per me." rispose al suo sorriso con una gentilezza insolita nell'espressione.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 14:05




[flavien dubois]
"prego Yvette" disse solamente avviandosi verso la strada poco prima indicatagli dalla bionda donna. Preparò con cura il tè non era uno di quei nobili che se non erano serviti non facevano nulla.+
Certo a chi non piace essere serviti e riveriti? però lui dal canto suo sapeva cavarsela. Anche a causa del suo passato.
Faticò un pò per trovare i luoghi dfove la donnaveva risposto acqua e materiale per fare il te.
Lo preparò asepttando che l'acqua bollisse poi immerse la bustina di tè e aspettò su una sedia di legno li in cucina.
Prese la prima tazza che trovò gli sembrava pulita per poi versarci dentro il tè.
Prima di portare il tè alla donna però bevve il suo bicchiere d'acqua.
Uscì dalla cucina con la taza bollente davvero faticoso per lui non sopportava il calore, traumi infantili.
Si avviò verso la strada di prima dalla quale intravide la donna e si avvicinò porgendole con cura la tazza.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 14:32




[Yvette Shaw]

Sorrise a Flavien con dolcezza per la prima volta. "Un uomo che sa preparare anche il tè, ma come ho fatto ad incontrarvi per caso in giro per Whitechapel così?" disse con aria divertita. Prese la tazza dalle mani di Flavien, sfiorando le sue involontariamente. "Quante altre volte dovrò ringraziarvi oggi?"
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 14:36




[flavien dubois]
"tante signorina tante" disse ridacchiando flavien alla donna.
Flavien aveva della belle mani curatissime e dalle dita lunghe e affusolate.
accarezzò poi i capelli bbiondi della donna mentere beveva il te
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 14:47




[Yvette Shaw]

Le piaceva essere coccolata a quel modo. Ci avrebbe volentieri fatto l'abitudine... mentre sorseggiava il tè il suo sguardo si indurì per un brevissimo istante. Stava facendo cadere una delle sue più grandi convinzioni per qualche attenzione di un perfetto sconociuto. 'Non affezionarti mai più a qualcuno, lo perderai.' si diceva ogni volta, ricordando come aveva perso la madre e il padre sin dalla tenera età.
Sospirò leggermente quando Flavien le accarezzò i capelli. La dolcezza le faceva perdere la testa. Era incredibile! Non poteva permettersi certe debolezze. Il suo mestiere non la faceva mai cedere, visto che di affetti e attenzioni non se ne parlava, Per quello aveva scelto di fare la prostituta, aveva paura che il suo cuore venisse frantumanto dall'ennesima perdita.
"E se iniziassi a ripeterlo ora per tutto quello che farete?" chiese rispondendo all'uomo, interrompendo il suo flusso di pensieri.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 14:50




[flavien dubois]
"bisogna vedere cosa volete che io faccia" disse rispondendole abbassanzdo la testa prendendo a baciarre dolcemente il collo della donna.
Esile e bianco bellissima.
Uro angelo macchiato dal peccato, ecco cosa era Un angelo perduto.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 15:10




[Yvette Shaw]

Sorrise all'affermazione dell'uomo e po si ritrovò a trattenere il fiato quando iniziò a baciarle il collo. Non sapeva cosa fare. Teneva ancora tra le mani la tazza di tè caldo, ormai quasi finito. Era nel suo mestiere accogliere gli uomini nel suo letto, ma lo faceva in genere solo a Miller's Court. Quella era casa sua e non era obbligata. Si chiese ancora cosa fare, era rimasta spiazzata da quel lieve bacio che le aveva fatto venire i brividi. "Cosa voglio che facciate, chiedete? Non so, voi cosa vorreste fare?" c'era un doppio senso scorgibile nelle sue parole, come lo era anche quello che c'era in quelle pronunciate d alui pochi attimi prima.
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 15:14




[flavien dubois]
fla sorrise leccando appena il collo della signorina.
"qualsiasi cosa di piacevole vogliate " disse guardandola intensamente negli occhi continuando a baciare quel collo bianco.
 
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Dark_Dreamer
view post Posted on 21/11/2008, 15:31




[Yvette Shaw]

Avertì una stretta allo stomaco per la lingua che aveva iniziato a lambirle il collo. Chiuse gli occhi per un istante. Era così difficile non cedere in quel momento di debolezza. Al di fuori di Millers' Court era abbastanza fredda con gli uomini. Andarci a letto senza guadagno, soprattutto se non le piacevano non serviva a niente. In quel caso invece era totalmente fregata, lui era bello e la stava intrigando con quel modo di fare diverso dai suoi clienti. Si disse che era logico che forse diverso, non era un cliente. In questa situazione si trattava di piacere e non di lavoro.
'Ti sei fatta stregare per benino...' pensò quasi arresa.
Reclinò leggermente il capo per permettergli di avervi maggiore accesso. Gli poggiò una mano sul viso e lo accompagnò sul letto accanto a sè.
Aveva scelto...
 
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Le chat noir+Astaroth+
view post Posted on 21/11/2008, 15:38




[flavien dubois]
La donna aveva acconsentito alle sue attenzioni.
Non si stese di fianco a lei ma si poggio con le sue mani ai lati della donna era sospso sopra di lei.
Aveva preso a baciargli il viso sempre inumidendo i baci.
Le toccava i capelli e le sfiorava il collo.
Non usava tocchi grevi ma delicati come se stessa carezzando una rosa i suoi tocchi eran oquasi impercettibili.
 
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91 replies since 21/11/2008, 12:10   934 views
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