Beyond here lies Nothing., Casa di Dale Hackabout-Edwards.

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Nymph.
view post Posted on 9/11/2009, 00:12




Gli ultimi due piani del numero 24 di Dorset Street, Whitechapel, sono occupate da un adolescente che gli abitanti della palazzina non frequentano; e soprattutto, preferiscono ignorare come ne sia venuto in possesso.
Parlando con le operaie del piano di sotto, è possibile scoprire che l'inquilino ha portato con sé un irrequieto quantomai sospetto andirivieni di strani e disparati personaggi, dalle persone rispettabili a quelli che sembrano essere spacciatori. La figlia della lavandaia, tra un sospiro e l'altro, riferisce che lui ha modi gentili e che con lei si è sempre comportato come un vero signore.


_______________



{Dale Hackabout-Edwards.
Sempre restio a condurre estranei in casa propria, Dale fu silenzioso per tutto il tragitto e quando si trattò di aprire la porta le chiavi gli caddero maldestramente dalle mani.
-Forse la troverai un po' spoglia- mormorò, neutro, facendo cenno alla donna di entrare. Il fatto era che non si era mai preso la briga di arredarla completamente, sicché vi erano stanze perfettamente arredate -e sorprendentemente eleganti: nessuno avrebbe mai detto che quel ragazzino avesse anche gusto-, come la camera da letto, ed altre che contenevano solo lo stretto necessario e così vuote lasciavano un vago senso di desolazione, e, maggiormente, d'incompletezza.
Buttò con noncuranza il blazer su un divano, rimanendo il maniche di camicia e raggiunse il mobile bar.
-Cosa preferite? Se volete dell'assenzio, o della morfina, li tengo in bagno-
Mentre aspettava una sua risposta, prese un portasigarette da un tavolino accanto e ne accese una per sé. In quella casa non c'era praticamente superficie senza che vi fossero sopra portasigarette o comunque cartine e tabacco.
-Vi piace?- le chiese, riferendosi all'appartamento. -E' un regalo- aggiunse, con un sorriso malizioso e gli occhi scintillanti. -Oppure preferivate andare in Euston Road? Sapete, sarei sempre ben felice di provocare a mio padre e sua moglie un infarto- rise, forse un po' forzatamente, mentre si ricordava dell'ultima volta che aveva portato una ragazza nella casa paterna. Non avrebbe mai scacciato l'immagine di Elise che si ritrovava a dividere la tavola della colazione con una ragazzina neanche sedicenne, che fissava l'abito di seta della dama.
-A proposito- proseguì; versandosi un bicchiere di Goldwasser, e senza guardarla; -Non vi pare che sia il caso di fare le presentazioni? Sapete, non è mia consuetudine portarmi in casa delle sconosciute, per quanto attraenti possano essere- sorrise, a testimonianza dell'esatto contrario.
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 9/11/2009, 20:56




[Victoria Ann Freez]

Stranamente rispettò il silenzio del giovane mentre si dirigevano verso casa sua. Era molto volgare e sfacciata, ma non maleducata: le case altrui erano come cimeli per lei, la propria... beh, è la propria.
L'educazione che il nonno aveva provato ad impartirle si faceva sentire in qualche modo, anche se in maniera bizzarra.
Uno strano sorriso le s'inerpicò sul volto quando entrarono in casa del giovane e lui le offrì qualcosa da bere. "Accetterò volentieri del Rum, ma anche la morfina sembra allettante." uno strato d'ironia permeò l'ultima parte della frase; gli fece l'occhiolino.
"Non ti manca di che fumare. Non si vede che fumi, sul serio." scosse il capo con aria divertita. "Carino il regalo." una risatina roca lasciò le sue labbra.
"Vuoi così male a tuo padre da presentargli una come me? Wow! Devi davvero provare un profondo astio nei suoi confronti." le spuntò un ghigno per la consapevolezza di aver trovato un punto dolente in quel ragazzo.
"Come mai tanto rancore?" domandò, andando ad abbracciarlo da dietro, poggiandogli il mento sulla spalla. "Comunque il mio nome è Victoria." fece girare il ragazzo per poterlo guardare, gli fece una riverenza e gli baciò la mano. "Al vostro servizio." aggiunse guardandolo dritto negli occhi, come avrebbe fatto un uomo per sedurre una splendida fanciulla.
 
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Nymph.
view post Posted on 11/11/2009, 00:49




{Dale Hackabout-edwards.

Il ragazzino stette al gioco, e così si esibì in una riverenza perfetta, da far invidia ad una collegiale.
-Dale- le disse semplicemente; -e non sono ben sicuro di cosa dovrei dirvi, visto che avete detto voi la mia parte- rise, guardando Victoria diritto negli occhi. Era divertente, fresca, nonostante fosse decisamente più grande… era liberatoria, ecco. Talmente lontana dalle graziose damine di Euston Road che Dale stentava a credere che fosse reale.
-Non provo rancore- disse tranquillo, versandole quel bicchiere di rum con mano abile. -Nessun tipo, posso assicurarvelo. Voglio dire, come è possibile provare rancore verso una persona che non si conosce? E' da stupidi, oltre che da ignoranti, in un certo senso- cercava di buttarla sul ridere, ed essere cinico ed allegro come sempre, ma quando si andava a toccare l'argomento famiglia, non poteva fare a meno di diventare nervoso.
-Ecco, tenete- le passò il bicchiere; -davvero non avete mai provato la morfina?- era quasi incredulo. -Forse è meglio iniziare con qualcosa di più leggero- con un sorriso esperto, prese un portasigarette dal mobile bar, ne trasse una fuori e la accese. Erano di quelle con l'oppio, regalo di James.
-E poi- proseguì, andandosi a sedere su uno dei grandi divani candidi; -sono più che certo che, come siete voi stessa sulla strada, sapreste cavarvela alla perfezione anche in un ambiente nobiliare, o come minimo più formale. D'altronde siete bella, abbastanza giovane…- la scrutò a lungo, senza smettere di bere. Con occhio clinico valutò che molto probabilmente, sarebbe stata ancora più bella con abiti meno vistosi e volgari. -A mio padre potreste anche piacere, dopotutto. Ed in ogni caso, non è certo lui quello che vorrei vedere morto. Tanto per scadere nel banale, credo che sia peggio per lui avere un figlio che gli è totalmente indifferente, piuttosto che uno che lo odia-
Buttò giù ciò che rimaneva della propria vodka in un solo sorso, e rimase a fissare il bicchiere vuoto. -Ma comunque sarebbe una sorta di circolo vizioso, stabilire a chi dei due frega meno dell'altro. Allora, cosa mi dicevate dei vostri servizi...?-
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 11/11/2009, 21:14




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CITAZIONE
Allora, cosa mi dicevate dei vostri servizi...?-

Lol! Ti amo! Io Ti amo proprio XDXD E tu dici che è la Viky a farti morire, ma tra Dale e Charlie c'è da battersela pesantemente!! :D


[Victoria Ann Freez]

Ridacchiò vedendo il ragazzo le stava reggendo il gioco delle parti.
"In genere una tenera e nobile fanciulla si limiterebbe a dire di essere lusingata ed onorata di fare la vostra conoscenza." nel pronunciare le ultime parole, imitò alla perfezione le classiche damine di corte, tutte dolci e artificiose.
Si sciolse immediatamente da quella farsa a lei poco adatta.
"Potrei scambiarti per un uomo vissuto e maturo per le tue parole, se non fosse evidente che sei ancora un ragazzino." sorrise con leggerezza, senza cattiveria, nè in quello che aveva appena detto, nè nello sguardo.
"Allora mi consigli di provare la morfina? Prima o poi tenterò la sorte." con una risatina gli tolse dalle mani la sigaretta e se la portò alle labbra aspirando. "Non va per le cose leggere, il piccoletto." soffiò fuori il fumo e gli restituì la sigaretta con un gesto enfatico.
"In un ambiente più formale, dici?" fece finta di pensarci, per poi scoppiare a ridere. "Se tuo padre avesse mai il caso così avverso da fare la mia conoscenza... non credo che sarebbe della tua stessa opinione." ridacchiò, imitando di nuovo le fanciulle di alta società che aveva frequentato di giorno durante le lezioni di galateo impartite da suo nonno, poi la notte a quei tempi era un altro conto...
"In effetti l'indifferenza è l'arma dei forti, potresti quasi prendere le mie parole come un complimento." si mordicchiò il labbro inferiore.
"Dei miei servizi... mhm... veramente dicevo che sarei stata al vostro servizio, per esaudire ogni vostro desiderio..." parlò formalmente, assumendo, involontariamente, un atteggiamento da seduttrice. Ormai le veniva spontaneo abbassare la voce e renderla più roca, muovendo il corpo come se fosse un serpente pronto ad avvolgersi attorno alla propria preda.
"Ogni vostro desiderio è un ordine..." si leccò le labbra, parlando ad un palmo dal naso del ragazzo. Gli sfiorò la bocca con la propria, senza osare di più di così: odiava i rifiuti più di ogni altra cosa.
 
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Nymph.
view post Posted on 11/11/2009, 22:40




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Poveretti, cosa vuoi che possa farci io: hanno avuto un'infanzia traumatica XDD


{Dale Hackabout-Edwards.

-Ah, allora siamo d'accordo-
abbassò il capo, timido, davanti a Victoria. -Sono onorato e lusingato di fare la vostra conoscenza, e per quanto riguarda ai miei desideri, o ordini che dir si voglia…- il viso di Dale assunse un'aria pensosa, come se davvero non sapesse cosa fare. -Beh, ci penserò sopra- sbottò infine, tutto serio.
Ragazzino? Ancora? -Non sono un ragazzino!- le disse, ma non era arrabbiato, anzi, rideva. -Ma in fondo posso capire perché mi chiami così… in effetti, posso sembrare anche più giovane- abbassò lo sguardo sul proprio petto, così esile, e sulla camicia da cui sbucavano prepotentemente le clavicole. -Ma vivo da solo da quando ho quattordici anni, me la so cavare bene…- annuì, magari non troppo convinto, ma nel complesso era soddisfatto di come stava gestendo la propria vita. Voleva vedercelo, Charles, a vivere solo a Whitechapel a quattordici anni! All'idea del fratello in una situazione del genere, gli venne da ridere. Una vita passata a studiare, e ancora credeva di vivere nel mondo delle fiabe. -Diciamo che sono convinto che in ambienti come questo l'età anagrafica conti ben poco. Certi ventenni di mia conoscenza non sopravviverebbero un solo minuto- concluse, con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra.
-Se mio padre avesse il piacere di fare la tua conoscenza, Victoria, dubito che ne uscirebbe vivo- la guardò negli occhi, più malinconico di quanto non avrebbe voluto apparirle; -e non è riferito ai vostri modi, che sì, forse potrebbero sconvolgerlo… no, perché ormai ha più di sessant'anni, e per quanto lui apprezzi ancora adesso le belle donne, dubito che potrebbe reggere-
Stesse immobile mentre lei gli veniva vicino, con il respiro corto. Non sapeva bene il perché, ma era nervoso, terribilmente nervoso. Intimidito, ecco; e la cosa gli dava davvero fastidio.
-E… uhm… come avete detto di essere finita sulla strada?- le chiese, confuso, indietreggiando sul grande divano.

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Una cosa non mi è chiara in tutto ciò: dobbiamo far sapere a Vicky che l'adorabile moccioso che è nelle sue grinfie è il fratello di Charlie? XD
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 11/11/2009, 23:05




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Oddioo! se lo scopreee! ahahha! io rido... scegli tu... a tuo rischio e pericolo XDXD


[Victoria Ann Freez]

Alzò un sopracciglio, incredula per quello che aveva appena sentito: ci penserò. Nessun uomo le aveva mai detto che aveva bisogno di rifletterci su, anzi, in genere la prendevano senza farsi troppi scrupoli o altro.
Rise perchè il giovane ribadì di non essere un ragazzino. "Ma per me tu lo sei. In fondo se sapessi la mia età capiresti perchè ti trovo piccolo." gli si accostò all'orecchio, come per dirgli un segreto. "Ho ventotto anni..." mormorò in un solo fiato.
Poi si scostò leggermente, poggiando, però, le mani sulle sue spalle.
"Pochi gentiluomini reggono nel fare la mia conoscenza, chissà perchè..." lo disse con quella sua aria ironica e splendidamente sfacciata.
Notò che il giovane arretrò farfugliando quando gli si fece vicina.
"Di mia spontanea volontà. La mia famiglia voleva legarmi con tutte quelle regole del galateo, ma io sono ninfomane. Ricordi?" un ghigno le allargò le morbide labbra. "Il sesso per me è come l'oppio per un oppiomane. Nell'alta società questo è male... quindi eccomi qui." si slacciò il fiocco che teneva insieme il bordo superiore della scollatura del corpetto.
"Paura? Anche tu alle prime armi... o mi nascondi qualcosa?" le venne spontaneo paragonarlo all'unico ragazzo vicino alla sua età con cui era stata.
Un bacio sulle labbra, intenso e coinvolgente... e poi si allontanò di poco.
"Allora quali sono i tuoi desideri...?"
 
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Nymph.
view post Posted on 16/11/2009, 20:20




{Dale Hackabout-Edwards.

Quando sentì le parole di Victoria, per poco non si soffocò con la vodka. -Alle prime armi? Io?- dopo aver deglutito, le rise in faccia.
-D'accordo, io sarò solo un ragazzino, e tu una donna adulta (nonostante undici anni non siano tanti… davvero, sono stato con persone perché più vecchie), questo non significa che io sia senza esperienza!- esclamò, davvero scandalizzato.
I miei desideri? Bella domanda, pensò sardonico. Una volta a scuola aveva fatto un tema con quel titolo. -I miei desideri? Riuscire a trovare un equilibrio nella vita, finire di leggere quel libro di Marx che mi trascino da un paio d'anni, magari completare la mia istruzione e sì, vedere mio fratello Charlie dimenarsi tra atroci sofferenze. Cose normali, come tutti, d'altronde- le sorrise, del suo sorriso brillante e luminoso, con quelle due deliziose fossette ai lati della bocca.
Non mostrò di aver notato il gesto di Victoria di slacciarsi parte del corpetto. -Io non sono un gentiluomo. Ergo, posso reggere benissimo- ribadì, con aria di sfida. -Ed inoltre, non capisco cosa volevi dire con "qualcosa da nascondere"- proseguì, sempre con un sorriso; ma gli occhi brillanti. Era uno dei pochi punti sui quali Dale non era disposto a scherzare. Poteva, all'occorrenza, non disdegnare gli uomini, ma era sempre e solo lavoro, e ci teneva a ribadirlo.
Si alzò di scatto dal divano, con un sorriso malizioso e le guance accese, adorabili. Tese una mano alla signora per aiutarla ad alzarsi. -Vieni- le disse, accennando al corridoio che conduceva alla propria camera da letto.
-Ma non farti strane idee! Devo solo farti vedere una cosa-
Ok, l'aveva ripetuto. Ninfomane. Avrebbe cercato sul vocabolario il significato preciso, più tardi, o forse avrebbe chiesto al Charlie-Boy, ma solo perché, visto che intuiva che si trattava di qualcosa di molto poco conveniente, voleva vedere la faccia del fratello.
Più ci pensava, più trovava Victoria divertente; aveva l'impressione che lei si comportasse davvero così anche in società: non era solo una posa.

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Non sarebbe ancora più perfido farglielo scoprire la mattina dopo? XD
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 17/11/2009, 21:46




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Lol! Però alla Viky servono indizi chiari per farle capire che è lui al 100%! Il nome non basta mi sa, potrebbero esserci cento Charlie! E poi una volta capito che è lui... la mattina dopo sorpresaaaaa XDXD


[Victoria Ann Freez]

Rise per l'espressione sconvolta del ragazzo quando gli aveva chiesto se fosse o meno alle prime armi. Le piaceva andare a pizzicare certe corde, un pò per curiosità, un pò per semplice divertimento.
"E allora se non sei alle prime armi, cosa dovrei pensare di te? Che sei il classico damerino che seduce le donne e poi le lascia lì dove le ha trovate, agonizzanti e desiderose di avere sue notizie?" ridacchiò al pensiero di se stessa a terra che si strugge per un uomo: mai successo.
"Non so in quanti desiderino leggere un libro di Marx, ma io intendevo..." sospirò alzando gli occhi al cielo. "Certo che voi giovani non afferrate al volo come gli uomini adulti..." gli fece l'occhiolino. "D-e-s-i-d-e-r-i... fisici..." gli leccò le labbra, fissandolo dritto negli occhi, con quella sua aria terribilmente provocante e provocatoria al contempo.
"Cercherò di non saltarti addosso, ma non posso prometterti di non farmi strane idee visto che già me ne sono fatte." con un sorrisino apprezzò a fondo il rossore adolescenziale del giovane.
"Quindi vuoi proprio mostrarmi una cosa, eh?" lanciò uno sguardo verso il cavallo dei suoi pantaloni prima di lasciarsi trascinare di là con una risata.

Edited by Divine Lullaby - 25/11/2009, 18:49
 
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Nymph.
view post Posted on 22/11/2009, 18:37




{Dale Hackabout-Edwards.

Si stava già avviando per il corridoio, diretto alla propria camera, quando, udite le parole beffarde di Victoria, si voltò.
-Prego?- sillabò, in tono gelido. -Questo proprio no. Dubito di aver mai lasciato una donna insoddisfatta- aggiunse, e nella sua voce sembrava proprio esserci una punta d'orgoglio.
-Oppure se non ho mai più visto una ragazza dopo una notte, dici?- rise, spensierato e inconsciamente crudele; -Forse non hai ben presente la classica adolescente di buona famiglia… Posso passare con lei una notte, forse al massimo due se mi piace davvero, ma poi ti si attaccano addosso e non si staccano più- continuò, col tono disinvolto e freddo di chi ha ridotto in lacrime più di una adolescente.
Seguì lo sguardo di Victoria fino ai propri pantaloni. -Victoria?- la richiamò, ridendo. -Io sono qui sopra!- le prese una mano e la guidi lungo il corridoio, fino alla propria camera da letto.
Era l'unica stanza della casa che il ragazzo si fosse dato pena d'arredare completamente, e lo aveva fatto con tutto l'entusiasmo dell'adolescente che vive solo e che può prosciugare il proprio fondo fiduciario senza darsene troppa pena.
Aveva scelto colori tenui e luminosi, legno e stoffe erano in toni chiari.
In quella stanza perfetta solo una cosa stonava. Il letto era presumibilmente antico, fin troppo grande per un ragazzo solo, in stile Luigi XIV, con la testata ampia dove vi era una lunga fila disordinata di segni scuri, bruciature, forse, oppure tagli.
-Lì- con un gesto svogliato indicò la testata a Victoria.
Si sedette sulle lenzuola candide, e prese una scatola di fiammiferi dal comodino più vicino. -Una bruciatura per ogni donna. O uomo-
Prese un fiammifero, e lo guardò con aria indifferente, la testolina bionda piegata di lato. -Che dici, il segno lo faccio prima, o dopo?-

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Me la vedo la faccia di Victoria XD




E Dale è un piccolo marxista in erba U.U
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 25/11/2009, 19:05




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Azz! Hai capito Dale?? Altro che Charlie! XDXD Lui è proprio un uomo che "si è dato" XDXD


[Victoria Ann Freez]

"Wow, parli proprio con l'aria di chi ha molta esperienza, quasi come un saggio del sesso'." ridacchiò, "in effetti mi riferivo alla seconda opzione... la prima è da provare, io sono di gusti difficili." gli fece l'occhiolino.
Rise con leggerezza del richiamo del ragazzo quando lei aveva posato il suo sguardo sul suo cavallo dei pantaloni.
"Oh, non me n'ero accorta!" rispose irrisoria, seguendolo con un sorriso provocante dipinto sul viso.
Quando giunsero in camera di lui, iniziò a guardarsi intorno con aria curiosa: le sembrava che quella stanza fosse diversa dall'altra in cui si trovavano prima, era più piena e più vissuta.
Victoria seguiva con lo sguardo i movimenti del ragazzo, finchè non le indicò la testata del letto. Lasciò che gli occhi si puntassero là dove il dito di Dale indicava.
"Complimenti mio dolce damerino." gli fece di nuovo l'occhiolino. "Sei riuscito a far tuoi anche degli uomini? Allora non sei così sprovveduto come credevo..." gli si accostò ancheggiando, lasciando che la gonna dell'abito si muovesse assieme ai suoi fianchi. "Peccato che scoprirai ben presto che io non sono una delle tante. Il mio segno non si lascia assieme a quello di tutti gli altri, ma in disparte perchè è 'speciale'..." gli prese il fiammifero dalle mani e lo spezzò.
Un ghigno le si dipinse sulle labbra che andarono a catturare le sue voluttuosamente.
"Lascia che sia la passione a segnare te... è la parte più divertente del sesso..."

Edited by Divine Lullaby - 29/11/2009, 22:13
 
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Nymph.
view post Posted on 27/11/2009, 23:13




{Dale Hackabout-Edwards.

-Gli uomini mi danno da vivere, dolcezza- le disse con voce strascicata, che poco si confaceva al suo bel viso. -Con le donne si guadagna poco. Sono gli uomini il vero affare. Perlopiù di mezz'età, con i capelli grigi, famiglia e figli, e beh, finché sono così…- si passò la mano tra i capelli fini e chiari, e dette un'occhiata al proprio fisico efebico; -Diciamo che piaccio abbastanza, ecco-
Dette un'occhiata affettuosa a tutta la stanza. -Questo appartamento, per esempio. E' stato un banchiere, se mi ricordo bene. Chiaramente, una volta avute le chiavi e l'attestato di proprietà, l'ho messo alla porta- sottolineò, come se la cosa fosse non lo solo normale, ma anche assolutamente ovvia. -Principalmente però amo le ragazze- aggiunse in fretta, con uno sguardo curioso alla più che generosa scollatura di Victoria.
Quando Victoria spezzò il fiammifero davanti ai suoi occhi, Dale si limitò a scrollare le spalle. -Come vuoi. Tanto appena sloggi lo faccio io- le disse, fin troppo sincero, ma col suo irresistibile sorriso birichino.
-Tutte sono "tante", ed una vale l'altra- spiegò lasciandosi cadere sul letto morbido con un sospiro teatrale. -E nessuna fa eccezione, almeno per me. E vale anche per gli uomini, sia chiaro-
Si puntellò sul letto coi gomiti, e guardò Victoria con espressione incuriosita. -Non per mettere in discussione le tue capacità che sono sicuro essere davvero notevoli, Victoria, ma cosa ti fa pensare di essere diversa dalle altre? Facciamo così- lentamente, senza smetterla di guardarla negli occhi, si slacciò la cintura di pelle. -Tu mi dimostri quanto sei "speciale"; ed io...- lasciò scorrere una seconda volta lo sguardo sul proprio corpo, fin troppo esile e di un pallore impressionante.
-Accesso illimitato, diciamo?-
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 29/11/2009, 22:26




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citaz: accesso illimitato.
Oddioooo mi fai rotolare dalle risate! lo amo!! XDXD Bello sbruffoncello mio!! *__*


[Victoria Ann Freez]

"Ma come siamo modesti!" esclamò con una risata ironica. "Puoi addirittura permetterti di scacciare chi ti dà un tetto sulla testa, sono impressionata." fece una pausa. "Dico sul serio."
Lasciò vagare ancora una volta lo sguardo per la stanza, sorridendo sarcastica. "Un ometto che si è fatto da se', ma come sei bravo." gli afferrò una guancia, strizzandola un pò, come avrebbe fatto una zia con un nipote che non vede da tanto tempo.
"Quindi preferisci questo...?" slacciò il corpetto e lentamente si tolse l'abito, rimanendo in biancheria intima.
"Mio caro, hai sbagliato persona con cui fare questo gioco... potresti scottarti." un ghigno le si aprì sulle labbra carnose.
Scrutò il corpo mingherlino del ragazzo, passandosi le mani sulle proprie curve morbide, ma non troppo abbondanti. Victoria aveva i fianchi larghi ed il seno di medie dimensioni, con un accenno di forma a clessidra per via della vita leggermente più sottile del resto.
"E così sia... ma sappi che io non accetterò di finire lì in mezzo tra i tanti. E se proprio devi mettermi lì, allora dev'essere un segno diverso. Se accetti questa condizione allora l'affare è fatto: specialità in arrivo." tirò fuori la lingua alzando un sopracciglio.
 
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Nymph.
view post Posted on 29/11/2009, 23:57




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Mai detto che fosse anche modesto U.U XD

Avendolo beccato in una "serata no", la cara Vicky dovrà penare non poco, sappilo XD


{Dale Hackabout-Edwards.

La guardò con aria seriamente offesa. -Certo che posso permettermelo!- esclamò, come quasi stesse dicendo "tu non sai chi sono io".
-Volevo semplicemente una casa, possibilmente lontano da quella di mio padre. D'accordo, avrei potuto comprarmela- ammise, controvoglia e alzando gli occhi al cielo, scocciato; -ma piuttosto che accettare soldi dai miei mi faccio prete. E non sto scherzando-
Ancora una volta, si guardò attorno. Erano tre anni che abitava lì. Quello che gliela aveva donata (James? John? Qualcosa del genere, sì) era stato praticamente il suo primo cliente "vero", ed era stato anche un pò un trauma, visto che allora Dale aveva quattordici anni.
Ci aveva messo qualche tempo a capire che razza di effetto un bell'aspetto e un carattere infantile, sciocco e malizioso come il suo potessero avere sulla gente, ma poi aveva imparato a sfruttare la cosa in maniera davvero encomiabile.
-Perché, tu ti ricordi di ogni singolo cliente con cui sei stata?- le chiese, totalmente incredulo. -Ma anche non clienti... voglio dire, magari gente che ti piaceva e basta, ecco. Io no. Ho perso il conto da un pezzo-
Si sporse verso il comodino, dove, in una cornice dorata e riccamente decorata, c'era la fotografia antica e un pò macchiana di una giovane donna, con una voluminosa crocchia di capelli da cui sfuggiva qualche ciocca ribelle che dovevano essere bionde, o comunque di colore chiaro. Indossava un abito austero, severo, con un cammeo a chiuderle il colletto alto.
La prese e la mostrò a Victoria. -E' strano come una donna che non ho mai conosciuto sia anche l'unica che conti qualcosa per me, vero?- mormorò dolcemente, senza neppure accorgersi che lì, esattamente davanti a lui, c'era una splendida donna senza corsetto.
 
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Divine Lullaby
view post Posted on 3/12/2009, 14:30




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Povera anima "pia", perchè deve penare la Viky? XDXDXDXDXD


[Victoria Ann Freez]

Sbottò a ridere quando sentì il ragazzo parlare di farsi prete. "Oh, mio Dio!" esclamò dopo essersi leggermente calmata. "Ma voi dite proprio sul serio." affermò l'ultima frase con aria seria e quasi scandalizzata, emozione rara da vedere sul viso della prostituta.
"Diciamo che in un bordello è più facile ricordarsi dei clienti, perchè non sono passeggeri tornano più e più volte nella speranza di trovarti e di averti di nuovo..." fece una pausa, guardando il vuoto. "Alcuni sperano di tirarti fuori dalla vita che conduci e di sposarti addirittura." mormorò con l'orrore dipinto sul volto; si riscosse in fretta e tornò a guardare il ragazzo che, nel frattempo, era andato a prendere una foto e gliela stava mostrando.
Victoria, ormai, aveva quasi dimenticato di esser mezza nuda: era così abituata a star senza abiti che si sentiva a suo agio così.
Si accostò al giovane, posando il meno sulla sua spalla, da dietro. "E quindi questa è la donna di cui sei innamorato?" chiese fissando la foto, senza esprimere un giudizio sulla giovane fanciulla che vi era raffigurata. "Ma non la conosci... com'è possibile?" fece una sorta di pausa di riflessione. "Lettere?" domandò, trovando solo quello come mezzo possibile per invaghirsi di qualcuno senza averlo mai visto.
"Ma allora sei un romanticone." lo guardò sbattendo le ciglia in maniera esagerata, come una giovane fanciulla davanti al suo primo vero amore.
Poi tornò seria. "L'amore fa male, sbriciola il cuore in migliaia di frammenti. Mi dispiace che tu ne sia vittima." il tono con cui disse ciò era bizzarro, sembrava che stesse parlando con qualcuno che era stato colpito da una malattia letale.
 
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Nymph.
view post Posted on 3/12/2009, 21:41




{Dale Hackabout-Edwards.

-Veramente- disse, gelido, guardando Victoria da sopra la propria spalla; -sarebbe mia madre. Niente lettere né grandiosi amori romantici da romanzo: come vedete, sono freddo e cinico fino in fondo; e molto probabilmente amo lei solo perché non ci siamo mai conosciuti-
Il tono del ragazzino, così freddo e controllato, aveva in quel momento qualcosa di inumano. Non poteva essere quello di un adolescente; e il viso non era da meno: Dale era cereo (più cereo del solito, cioè), con le labbra serrate e gli occhi ridotti a fessure scintillanti.
-E, aggiungo, se voi conosceste mio padre e sua moglie, preferireste la vita monastica, ve lo posso garantire-
Era stato felice quando Elise, con calma, gli aveva spiegato che era abbastanza grande per raggiungere il fratello in collegio. Non sopportava neanche lui (borioso secchione), ma era meglio che stare a casa. Poi aveva passato qualche anno in collegio e aveva deciso di trovare una terza opzione.
Si riscosse in fretta. Come sempre. Non poteva permettersi certo di lasciarsi andare, lui. Neanche per un secondo.
-Beh, ecco, questi sono problemi che io non ho!- esclamò, fin troppo allegro. -Nessuno mi vorrebbe mai tirare fuori da questa vita, e men che meno sposarmi! Più che altro per problemi logistici, credo- rise, passandosi nervosamente la mano tra i capelli fini.
-Bordello? Miller's Court, dite? Allora devo avervi per forza vista, là… ogni tanto ci vado per l'oppio. E con "ogni tanto", intendo dire che ci sono praticamente ogni giorno-
Strano davvero, pensò. Le ragazze del bordello le conosceva tutte. Una per una. D'accordo, magari non si ricordava i nomi (oh, insomma, ma chi ci riesce?) ma le sapeva riconoscere. -A me quel genere di lavoro non interessa- aggiunse, in un borbottio sommesso. -Io sono più del tipo, che se ho bisogno di boh, non so, qualche sterlina, scendo e stai sicura che non ci metto molto a tirarle su- era orgoglio quello nella sua voce? E perchè no? In fondo era l'unica cosa che sapeva fare.
Timidamente, si voltò e tornò a guardare la donna della fotografia. Era stata bionda, come lui; e come lui aveva avuto gli occhi grandi, con qualche nota di grigio.
-Dimenticavo, Victoria: siete assolutamente magnifica, così- le disse in tono spento e affatto convinto, con gli occhi bassi.

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Ed in un solo post ho spiegato lo strano rapporto di Dale e Charlie con le donne XD
 
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27 replies since 9/11/2009, 00:12   376 views
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