Gli ultimi due piani del numero 24 di Dorset Street, Whitechapel, sono occupate da un adolescente che gli abitanti della palazzina non frequentano; e soprattutto, preferiscono ignorare come ne sia venuto in possesso.
Parlando con le operaie del piano di sotto, è possibile scoprire che l'inquilino ha portato con sé un irrequieto quantomai sospetto andirivieni di strani e disparati personaggi, dalle persone rispettabili a quelli che sembrano essere spacciatori. La figlia della lavandaia, tra un sospiro e l'altro, riferisce che lui ha modi gentili e che con lei si è sempre comportato come un vero signore.
_______________
{Dale Hackabout-Edwards.Sempre restio a condurre estranei in casa propria, Dale fu silenzioso per tutto il tragitto e quando si trattò di aprire la porta le chiavi gli caddero maldestramente dalle mani.
-Forse la troverai un po' spoglia- mormorò, neutro, facendo cenno alla donna di entrare. Il fatto era che non si era mai preso la briga di arredarla completamente, sicché vi erano stanze perfettamente arredate -e sorprendentemente eleganti: nessuno avrebbe mai detto che quel ragazzino avesse anche gusto-, come la camera da letto, ed altre che contenevano solo lo stretto necessario e così vuote lasciavano un vago senso di desolazione, e, maggiormente, d'
incompletezza.
Buttò con noncuranza il blazer su un divano, rimanendo il maniche di camicia e raggiunse il mobile bar.
-Cosa preferite? Se volete dell'assenzio, o della morfina, li tengo in bagno-Mentre aspettava una sua risposta, prese un portasigarette da un tavolino accanto e ne accese una per sé. In quella casa non c'era praticamente superficie senza che vi fossero sopra portasigarette o comunque cartine e tabacco.
-Vi piace?- le chiese, riferendosi all'appartamento.
-E' un regalo- aggiunse, con un sorriso malizioso e gli occhi scintillanti.
-Oppure preferivate andare in Euston Road? Sapete, sarei sempre ben felice di provocare a mio padre e sua moglie un infarto- rise, forse un po' forzatamente, mentre si ricordava dell'ultima volta che aveva portato una ragazza nella casa paterna. Non avrebbe mai scacciato l'immagine di Elise che si ritrovava a dividere la tavola della colazione con una ragazzina neanche sedicenne, che fissava l'abito di seta della dama.
-A proposito- proseguì; versandosi un bicchiere di Goldwasser, e senza guardarla;
-Non vi pare che sia il caso di fare le presentazioni? Sapete, non è mia consuetudine portarmi in casa delle sconosciute, per quanto attraenti possano essere- sorrise, a testimonianza dell'esatto contrario.